RISULTATI RICERCA

La realtà virtuale e la comunicazione digitale rappresentano aspetti significativi della vita contemporanea, che incidono in maniera significativa sullo sviluppo psichico individuale. Il rapporto tra reale e virtuale è spesso considerato nella prospettiva polarizzata di una opposizione alternativa, dove il reale è ciò che è autentico, mentre il virtuale è percepito come un mondo di finzione che ostacola le possibilità di sviluppo individuativo. L’autore dell’articolo, pur riconoscendo che questi rischi sono assolutamente presenti nell’uso pervasivo di strumenti tecnologici che caratterizza la contemporaneità, sottolinea però che per poter comprendere le esperienze di molti dei nostri pazienti, soprattutto dei più giovani, ‘nativi digitali’, sia opportuno considerare il virtuale come un ampliamento della realtà, piuttosto che un’alternativa ad essa. L’autore affronta anche il tema della analisi online, provando, anche con il riferimento ad alcuni casi clinici, a riflettere su alcuni aspetti relativi in particolare al destino del corpo nell’analisi online e alla esperienza della presenza. 

Il saggio ha come obiettivo lo studio dell'esperienza applicativa dell'art. 14 del d.lgs. n. 276 del 2003, intitolato "Cooperative sociali e inserimento lavorativo dei lavoratori svantaggiati". A tal fine vengono analizzate le convenzioni quadro stipulate per implementare la norma, nonché la legislazione regionale intervenuta in materia. La ricerca, da cui emerge l'applicazione dell'art. 14 del d.lgs. n. 276 ai soli fini di adempimento agli obblighi di assunzione delle persone con disabilità, cerca di porre in evidenza le diverse scelte operate in sede convenzionale nella disciplina di numerosi aspetti operativi. L'analisi delle modalità di attuazione, inoltre, offre lo spunto per una riflessione sui possibili effetti di questa norma sul ruolo della cooperazione sociale nell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e, più in generale, sul raccordo che potrebbe favorire fra politiche attive del lavoro e politiche sociali a livello territoriale, consentendo la realizzazione delle logiche di rete previste dalla l. n. 328 del 2000.

Un bilancio, oggi, dell’esperienza applicativa dell’art.416 bis non può prescindere da quella che, specie negli ultimi anni, è divenuta la vera questione delle questioni, quella - cioè - dell’individuazione della soglia di punibilità sul versante delle condotte di sostegno esterno all’organizzazione mafiosa da parte di soggetti appartenenti alle classi dirigenti, questione dibattuta a livelli e sotto profili diversi in sede giuridica e politica, e nella pubblicistica più disparata.

The essay concerns the topic of national parliaments as democracy firming bodies in the European policy process. Although direct parliamentary involvement in EU affairs has been considered rather integration hindering than promoting factor, assembly plays an important role in legitimisation and implementation of political agreements. The paper focuses particularly on the influence that national parliaments have on national and thus European decision-making process. The aim of the study is to figure out variations in the level and type of legislative engagement in the European affairs. To illustrate this ever-complicating law and policymaking process, the essay refers to four Member States. Those are Denmark, Finland, Sweden and Italy a group of states representing both EU newcomers and a founding country, parliamentary versus semi-presidential systems and also, mono- versus bicameral parliament. Finally, referring to the European attitude of politicians of these four countries, the text outlines the perspectives of parliamentary involvement in the European multi-level system.

Il libro esplora alcuni approcci attuali al pensare, connettendoli alla figura dell’insegnante, nella sua funzione di mediatore e di facilitatore di esperienze di pensiero, in forma dialogica e in comunità di ricerca. Prendendo spunto dal metodo inaugurato da Lipman negli anni ’70, noto con l’acronimo P4C (Philosophy for children), il testo si chiede quali contributi esso possa fornire alla formazione dei docenti e al rinnovamento metodologico del fare scuola.