BOOKS BY PAOLO MIGONE

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Paolo Migone

Editoriale

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 2 / 2007

Paolo Migone

La diagnosi in psicoanalisi: presentazione del PDM (Psychodynamic Diagnostic Manual)

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 4 / 2006

Viene presentato il Psychodynamic Diagnostic Manual (PDM), pubblicato nel 2006 da cinque organizzazioni psicoanalitiche: l’American Psychoanalytic Association, l’International Psychoanalytic Association, la Division 39 (Psychoanalysis) dell’American Psychological Association, l’American Academy of Psychoanalysis and Dynamic Psychiatry, e il National Membership Committee on Psychoanalysis in Clinical Social Work. Il PDM include un sistema multisassiale basato su tre assi: asse P (la Personalità, in cui ciascun disturbo ha tre livelli di gravità: sana, nevrotica e borderline), asse M (il funzionamento Mentale), e asse S (i Sintomi, in cui viene enfatizzata la esperienza soggettiva). La classificazione dell’infanzia e dell’adolescenza mantiene lo stesso sistema multiassiale ma in un altro ordine (M, P, S), mentre quella dell’età neonatale e della prima infanzia è strutturata in modo diverso dato che segue il modello ICDL-DMIC di Stanley Greenspan.

Vittorio Gallese, Paolo Migone, Morris N. Eagle

La simulazione incarnata: i neuroni specchio, le basi neurofisiologiche dell'intersoggettività e alcune implicazioni per la psicoanalisi

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 3 / 2006

La simulazione incarnata: i neuroni specchio, le basi neurofisiologiche dell’intersoggettività e alcune implicazioni per la psicoanalisi Gli stessi circuiti neurali attivati nel soggetto che esegue azioni, esprime emozioni e prova sensazioni vengono automaticamente attivati anche nel soggetto che osserva queste azioni, emozioni e sensazioni. Questi circuiti configurano un sistema di neuroni specchio (mirror neurons). Questa attivazione condivisa suggerisce un meccanismo funzionale di simulazione incarnata (embodied simulation) che consiste nella simulazione automatica, inconscia e pre-riflessiva nell’osservatore delle azioni, emozioni, e sensazioni agite o provate dall’osservato. Questo processo costituisce la base biologica per la comprensione della mente altrui. Vengono discusse le implicazioni per la psicoanalisi, particolarmente riguardo alla comunicazione inconscia, alla identificazione proiettiva, al controtransfert, alla sintonizzazione affettiva, all’empatia, all’autismo, e al processo terapeutico.

Paolo Migone

Editoriale

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2006

Paolo Migone

Terapeuti brevi o terapeuti bravi? Una critica al concetto di terapia breve

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 3 / 2005

Il concetto “terapia breve” viene criticato in quanto sostanzialmente tautologico, e anche basato su varie autocontraddizioni. Tutte le tecniche sperimentate dai cosiddetti terapeuti brevi sono le stesse discusse da sempre nel dibattito sulla teoria della tecnica, sia all’interno che all’esterno della psicoanalisi (si pensi ad esempio al fattore esperienziale, presente nel confronto tra Freud e Ferenczi, e anche nella tradizione della terapia della Gestalt). Non ha senso quindi un dibattito separato sulle terapie brevi. La questione importante è capire se si decide di impostare a priori una durata limitata della terapia (cioè il time-limit setting) per motivi esterni o interni alla teoria (il time-limit setting, tra l’altro, è l’unico elemento caratterizzante il concetto di terapia breve, altrimenti non si potrebbe distinguere tra terapeuti “brevi” e “bravi”). A scopo esemplificativo vengono presentate anche due vignette cliniche uguali e contrarie. [Parole chiave: terapia breve, critica, fattore esperienziale, psicoanalisi, teoria della tecnica]

Paolo Migone

Farmaci antidepressivi nella pratica psichiatrica: efficacia reale

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 3 / 2005

Viene discussa la ricerca di Kirsch et al. (2002a) pubblicata su Prevention & Treatment in cui sono stati esaminati tutti i 47 studi clinici randomizzati (RCT) presentati dalle case farmaceutiche alla Food and Drug Administration (FDA) per far approvare i sei più venduti inibitori selettivi del reuptake della Serotonina (SSRI) negli Stati Uniti. Questa ricerca ha dimostrato, tra le altre cose, che gli SSRI sono superiori al placebo di meno di 2 punti della scala di Hamilton per la depressione (che è di 62 punti nella versione di 21 item usata in molti di questi RCT). Questa superiorità al placebo, seppur statisticamente significativa, non è clinicamente significativa. Inoltre nel 57% degli studi gli SSRI erano uguali o inferiori al placebo, e gran parte di questi dati non sono mai stati pubblicati. Questi dati vengono discussi all’interno della più vasta problematica del ruolo dei farmaci e del rapporto interpersonale nella pratica psichiatrica. [Parole chiave: farmaci antidepressivi, Selective Serotonin Reuptake Inhibitors (SSRI), placebo, Kirsch, Randomized Clinical Trials (RCT)]