Resilienza e trasformazione della siderurgia lombarda nel secondo dopoguerra
Se nel primo Novecento la Lombardia si imponeva come uno dei poli regionali di maggior rilevanza nell’ambito della «mezza siderurgia» italiana, le cruciali decisioni che maturarono nel secondo dopoguerra portarono alla definizione di nuovi equilibri, che vedevano protagonisti stabilimenti collocati in altri territori del Paese. Questo volume ricostruisce e analizza la resilienza dei produttori siderurgici lombardi che, guardando a uno sviluppo fondato su elettrosiderurgia e caratteristiche longeve dell’imprenditorialità regionale, riuscirono a trovare nuovi spazi vitali dimostrando che una via lombarda per l’acciaio era ancora possibile.
cod. 616.26