BOOKS BY FRANCESCA BIANCHI

Francesca Bianchi, Miriam Cuevas

De-costruire il genere. Discriminazioni e violenza tra asimmetrie e rappresentazioni sociali

EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES

Fascicolo: 1 / 2024

È ormai riconosciuto che la costruzione sociale del femminile e del maschile riveste un significato paradigmatico per la comprensione e l’interpretazione delle fenomenologie sociali. Di conseguenza risulta importante guardare ai meccanismi attraverso cui si trasmettono i modelli di interpretazione dei ruoli di genere. Il presente contributo intende riflettere sui processi di definizione e strutturazione del genere, di relativi stereotipi e asimmetrie, nonché sull’immagine sociale della violenza. Al contempo, pone lo sguardo sul ruolo determinante dei media sia nel definire il genere, con annessi stereotipi, sia in merito all’importante e delicata questione della violenza maschile contro le donne che negli ultimi anni ha assunto uno spazio decisamente maggiore rispetto al passato. Strettamente connessa alla costruzione sociale delle identità e delle relazioni di genere, la violenza costituisce a tutti gli effetti una strategia della maschilità tesa a instaurare o a conservare un dominio all’interno di un rapporto fortemente gerarchico. Il modo in cui viene narrata nei mezzi di comunicazione rappresenta un aspetto non trascurabile del problema e spinge ad interrogarci su quanto tale attenzione mediatica abbia contribuito a una maggiore consapevolezza sulle radici di genere della violenza. Il saggio pone infine in evidenza l’importanza di promuovere forme di vita e di organizzazione dei contesti familiari e sociali improntate su una reale parità di genere, insieme a una decisa azione educativa che sin dall’infanzia aiuti a problematizzare costantemente le relazioni tra maschile e femminile: temi urgenti e fondamentali di fronte alla necessità di disfare e/o sovvertire il genere in considerazione delle diverse strategie di dominazione o disciplinamento nei confronti delle donne che ancora oggi persistono all’interno della società contemporanea.

Tiziana Tarsia, Andrea Nucita

Saperi professionali e co-ricerca nei servizi

Otto saggi di scrittura collettiva

Assistenti sociali, operatori dell’accoglienza, volontari, architetti, educatori, attori di teatro sociale, ricercatori che lavorano in diverse università italiane e nei servizi territoriali hanno usato strumenti partecipativi per interrogarsi sulla conoscenza che si costruisce nei rispettivi ambiti di expertise e sulla possibilità di contaminarla in una logica di co-ricerca. Ne sono risultate piste di ricerca sociale sulle povertà, le migrazioni forzate, la salute mentale e le dipendenze, la formazione degli assistenti sociali.

cod. 1130.369

Vincenza Pellegrino, Giulia Rodeschini

Il welfare pubblico partecipativo

Pratiche di riflessività collettiva sulle trasformazioni dello Stato sociale

Tema chiave di questo volume sono i modi attraverso cui chi opera nei servizi pubblici pensa, discute e categorizza la diseguaglianza in dialogo con associazioni, movimenti, gruppi informali di cittadini e cittadine: processi di comprensione condivisa, in chiave collettiva e partecipativa che fanno emergere come lo Stato sociale possa ancora essere un campo di incontro e di scontro tra classi sociali, uno spazio di ascolto che mette le istituzioni di fronte ai grandi nodi di questa epoca.

cod. 11130.11

Eleonora Belloni, Stefano Maggi

Muoversi domani

Verso una mobilità più sostenibile

Negli ultimi anni l’attenzione verso le problematiche ambientali ha portato ad aprire una riflessione sul futuro della mobilità: è necessario rivedere il nostro modo di muoverci per la vivibilità degli agglomerati urbani e più in generale del pianeta. Le forme di spostamento non motorizzate rappresentano uno dei nodi del ripensamento che l’attuale modello di mobilità dovrà mettere in atto nei prossimi anni, se si vorrà raggiungere l’obiettivo di una mobilità più sostenibile e sicura.

cod. 11260.4

Francesca Bianchi, Nicolina Bosco, Caterina Garofano, Alessandra Romano

Tradurre l’orientamento in pratica: laboratori per lo sviluppo delle prefigurazioni professionali degli studenti e delle studentesse

EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES

Fascicolo: 2 / 2021

Il presente contributo si inserisce all’interno del Progetto “SUPER - Percorsi di orientamento e tutorato per promuovere il successo universitario e professionale” promosso dal Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell’Università di Siena.L’articolo descrive i laboratori e gli interventi di tutoring realizzati con studenti e studentesse del Corso L-19 dell’Ateneo senese e con studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio aretino al fine di promuovere percorsi di orientamento al lavoro che favoriscano la scelta consapevole del percorso accademico supportando lo studente nella costruzione della propria traiettoria professionale. Le due esperienze di percorsi laboratoriali presentati in questa sede sottolineano la necessità dell’uso delle metodologie riflessive per intercettare nuovi schemi di intervento ed azione per l’orientamento universitario.

Francesca Bianchi, Marco Betti

Between aspirations and educational choices: The paths of a generation

EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES

Fascicolo: 2 / 2019

This essay takes into account a cohort of interviewed who graduated in the ’70s in two different local societies, Firenze and Prato. It is a study on a specific generation which in that specific historical moment seems to have used education as a real instrument of social mobility. In the paper we’ll consider the individuals and their main life events such as the socialisation experiences and the planning of their careers. Which were the educational choices of these individuals? Which were the role and the impact of education on their professional and social positions? In this analysis a particular attention will be dedicated to the gender differences and therefore to the motivation and educational success achieved. Furthermore we’ll consider how the local cultures influenced the individuals in the two different places. Several variables seem to have played an important role in planning their educational careers. If the social origins and the familiar context played a clear role as a fundamental place for the socialization, other elements have been taken into account. First of all the individual motivations for the choice and attendance of the educational institutions and university. Social relations developed in different places and significant events, especially the collective and political ones, have been examined as well, in order to understand their role in determining the educational paths.

Francesca Bianchi, Sebastiano Roberto

Le modalità del vivere urbano

Socialità, condivisione, nuovi bisogni di abitabilità

L’analisi si focalizza su quei bisogni espressi da individui e gruppi sociali che intendono tornare a fare società realizzando modalità organizzate di residenza in comune, seguendo un giusto mix tra presenza di luoghi privati, adozione di servizi comuni e relazioni integrate con la struttura urbana. Una pratica, quella del cohousing, che rappresenta uno degli strumenti più efficaci e sostenibili di riqualificazione e rigenerazione – economica, ambientale, sociale e culturale – delle città.

cod. 1520.773

Francesca Bianchi

Forme di socievolezza

Attraverso la considerazione di alcune categorie tradizionalmente indagate nel dibattito sociologico (socievolezza, scambio, dono, gratuità) e l’analisi di alcuni casi significativi, il volume si focalizza sulle modalità di relazione socievole realizzate dall’individuo contemporaneo.

cod. 871.27

Barbara Giullari

Tra conoscenza e lavoro.

Scenari e strategie nel rapporto tra formazione e occupazione

Questo numero della rivista intende promuovere una riflessione sulle più recenti trasformazioni e criticità nell’articolazione tra processi di produzione e acquisizione di conoscenza in ambito lavorativo, in una prospettiva critica rispetto alle retoriche che rischiano di condurre a una sorta di ‘normalizzazione’ del rapporto tra le due sfere, tanto nel discorso pubblico che nelle scienze sociali.

cod. 1529.120

L’obiettivo del saggio è il confronto dei sistemi di formazione continua francese e italiano attraverso due specifici studi di caso. Sono state realizzate interviste ai direttori delle risorse umane e/o dell’ufficio Formazione e a lavoratori di due grandi aziende bancarie per verificare l’introduzione nel 2004 di nuovi strumenti normativi tra cui il diritto individuale alla formazione (Dif), in Francia, e i Fondi paritetici interprofessionali in Italia. Se anche in ambito normativo si afferma una concezione della formazione continua che sembra evidenziare il ruolo più attivo del lavoratore per cui la formazione viene considerata come un vero e proprio diritto individuale, una scelta che non dipende soltanto dalle decisioni imprenditoriali ma che vuole invece essere intrapresa con maggiore autonomia dal lavoratore, occorre capire fino a che punto i nuovi provvedimenti normativi sembrano rendere possibile una reale attivazione e responsabilizzazione dei soggetti.