LIBRI DI GIOVANNA FULLIN

Iraklis Dimitriadis, Giovanna Fullin, Maricia Fischer-Souan

Great Expectations? Young Southern Europeans Emigrating in Times of Crisis

MONDI MIGRANTI

Fascicolo: 3 / 2019

This paper explores Italian and Spanish migrants’ experiences and imaginaries of home country labour markets as part of their motivations to migrate during the economic crisis. It argues that precarious employment conditions and images of dysfunctional labour markets drive them to leave Italy and Spain. Besides per-sonal experiences also images transmitted through media and informal social net-works play a role. In addition, it sheds light on the perceptions that young Italians and Spaniards have of the Berlin and London labour markets. The findings sug-gest that positive images of the Berlin and London economies, together with a lack of hope for sustainable economic recovery in the country of origin impact migra-tion decisions, and may also encourage migrants who face challenges in the labour market of destination countries to accept poor employment conditions, rather than leave the new society. The analysis is based on 69 in-depth interviews with young Italians and Spaniards, most of whom emigrated after 2008.

Diego Coletto, Giovanna Fullin

Labour behind consumption. The lived experiences of service workers interacting with customers

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 152 / 2018

In the service society, costumers’ role is pivotal. This article focuses on worker/ customer interactions and aims at investigating some dimensions of the blurring boundaries between consumption and production focusing on workers’ lived experiences. Drawing on qualitative data from interviews with front line service workers (FLSWs), it sheds lights on two elements - the strength and the multidi-mensionality of human relationships that occur during customer/worker encoun¬ters and the process of self-identification with customers - that can explain why the interaction with customers are cited as positive aspects of the job, even in working contexts where job content is highly standardised, routinised and it is likely to be very alienating. Differently from most of the literature on prosumers, we do not adopt the customer’s perspective, but we investigate instead the point of view of sale assistants, highlighting how and to what extent it can be close to that of customers and for what reasons.

L’articolo analizza l’effetto della crisi sulla situazione dei giovani immigrati nel mercato del lavoro italiano e in quello spagnolo a partire dal confronto con i coetanei nativi. Italia e Spagna sono due casi interessanti in quanto rappresentativi del modello Sud Europeo di welfare familista e di nuova immigrazione. Con la crisi, inoltre, in entrambi i paesi, i tassi di disoccupazione giovanili hanno registrato un consistente incremento, più che altrove. Sulla base dei microdati Istat sulle Forze di Lavoro, originalmente elaborati, le autrici mostrano che - in entrambi i paesi - il profilo socio-demografico dei 25-34enni immigrati evidenzia diverse specificità non solo in confronto ai giovani autoctoni ma anche rispetto agli adulti immigrati. Tuttavia, il diverso impatto occupazionale della crisi - drammatico in Spagna, grave ma più moderato in Italia - ha conseguenze differenti nei due paesi sia sul rischio di essere disoccupati, sia sulle caratteristiche dell’occupazione svolta.

L’articolo si propone di far emergere alcune linee di segmentazione del mercato del lavoro italiano su base etnica, mettendo sistematicamente a confronto immigrati e popolazione autoctona. L’analisi, basata sui dati della rilevazione Istat sulle forze lavoro, ha preso in considerazione innanzitutto la penalizzazione degli immigrati in termini di rischio di disoccupazione, mettendo in luce in che misura questi ultimi corrano maggiori rischi della popolazione autoctona di rimanere senza un impiego anche quando hanno caratteristiche analoghe in termini di età, livello di istruzione, condizione famigliare e regione di residenza. Partendo da alcuni risultati già noti in letteratura, l’attenzione si è concentrata sui primi effetti della crisi economica, che ha colpito in modo diseguale le due sottopopolazioni, accentuando la penalizzazione degli immigrati rispetto ai nativi, soprattutto per la componente maschile. Il secondo aspetto dell’inserimento degli immigrati nel mercato del lavoro italiano su cui si è concentrata l’analisi riguarda la loro segregazione nei livelli più bassi della struttura occupazionale. A questo riguardo le analisi mettono chiaramente in luce le diseguaglianze tra immigrati e autoctoni, anche a parità di età, livello di istruzione e distribuzione sul territorio nazionale. Le stime mostrano, inoltre, che i rendimenti dell’istruzione sono molto maggiori per gli autoctoni che non per gli immigrati: per questi ultimi, infatti, il possesso di un titolo di studio elevato non determina una riduzione sostanziale del rischio di rimanere segregati in attività manuali, mentre ciò accade in modo evidente per i nati in Italia. Infine, la recente crisi economica sembra aver peggiorato molto la situazione, soprattutto per le donne immigrate. Queste ultime hanno risentito meno dell’aumento della disoccupazione - che è pesato soprattutto sulla componente maschile - ma al prezzo di una sempre maggior segregazione nel lavoro di cura per le famiglie.

Maurizio Avola, Rita Palidda

Il nodo del lavoro.

Trasformazioni, conflitti e politiche in tempo di crisi

I contributi presentati al convegno dell’Associazione Italiana di Sociologia, sezione di Economia, Lavoro e Organizzazione, affrontano una pluralità di tematiche attinenti alle trasformazioni del lavoro imputabili all’introduzione di nuovi modelli organizzativi, allo sviluppo di nuovi settori e professioni, ai cambiamenti normativi.

cod. 1529.126

Gianluca Argentin, Sabrina Colombo

Passaggi d'impresa

La trasmissione dell'azienda artigiana in Lombardia

cod. 1490.1