
Manuale operativo per chi lavora su progetti in campo sanitario, sociale, educativo e culturale
cod. 1056.5
Manuale operativo per chi lavora su progetti in campo sanitario, sociale, educativo e culturale
cod. 1056.5
L'intervento di sostegno domiciliare
cod. 1305.75
La ritrascrizione dell'esperienza tra promozione della salute e ricerca
Sulla base dell’ipotesi traumatica della patologia, James Pennebaker, psicologo nordamericano, ha sviluppato una ventina di anni fa la proposta di scrivere come su una pagina di diario i pensieri e le emozioni connesse all’esperienza più traumatica della propria vita. Centinaia di lavori scientifici effettuati in diverse parti del mondo hanno documentato un effetto benefico della “tecnica della scrittura” sull’utilizzo dei servizi sanitari, sulla funzione immunitaria, sul successo accademico, sul decorso della gravidanza. Il volume tenta una messa a punto di quali indicazioni ottimali emergano dai dati a seconda del contesto, delle condizioni cliniche, delle caratteristiche individuali dei soggetti. Luigi Solano insegna Psicosomatica e Intervento psicologico nel contesto sanitario la Facoltà di Psicologia 1 dell’Università di Roma “La Sapienza”.
cod. 1250.97
La violenza domestica è considerata uno dei maggiori problemi di sanità pubblica in tutto il mondo. L’obiettivo di questo lavoro è quello di identificare le conseguenze della violenza domestica perpetrata dagli uomini sul benessere fisico delle donne che la subiscono. A tale scopo è stata effettuata un’attenta recensione della letteratura internazionale, la quale ha portato all’identificazione di una molteplicità di conseguenze sul benessere fisico e riproduttivo, e di alcuni dei meccanismi che collegano i maltrattamenti a queste conseguenze. I maltrattamenti perpetrati all’interno delle mura domestiche hanno degli effetti plurimi e devastanti, sia di lungo che di breve termine, sulla salute delle donne che li subiscono.
La violenza domestica è considerata uno dei maggiori problemi di sanità pubblica in tutto il mondo. L’obiettivo di questo lavoro è quello di identificare le conseguenze della violenza domestica perpetrata dagli uomini sul benessere fisico delle donne che la subiscono. A tale scopo è stata effettuata un’attenta recensione della letteratura internazionale, la quale ha portato all’identificazione di una molteplicità di conseguenze sul benessere fisico e riproduttivo, e di alcuni dei meccanismi che collegano i maltrattamenti a queste conseguenze. I maltrattamenti perpetrati all’interno delle mura domestiche hanno degli effetti plurimi e devastanti, sia di lungo che di breve termine, sulla salute delle donne che li subiscono.
A research experience performed in the home visiting project. "Raggiungere gli irraggiungibili: an action research?" - The aim of the present work was to examine whether and how a research performed in the "Raggiungere gli irraggiungibili" Italian home visiting project may be considered an action research experience. The authors analyzed this research experience "two studies about the mothers-nurses relationship applying the five phases (diagnosing, action planning, taking action, evaluating, specifying learning) of the Susman’s cyclical model of the action research. Moreover, since the evaluative research may adopt the action research methodology, the research experience of the home visiting project was examined applying the practical participatory evaluation approach. Keywords: home visiting, participatory evaluation, action research, practical participatory Evaluation
In questo lavoro si presenta e valuta un progetto realizzato in una scuola elementare che ha avuto l’obiettivo di promuovere l’uso più consapevole e critico della TV nei bambini e nelle loro famiglie, il comportamento prosociale dei bambini e inoltre di migliorare il clima e le relazioni all’interno della classe. L’intervento, realizzato in due quarte elementari (in totale 34 soggetti), si è articolato in diverse attività: incontri di discussione sul blackout televisivo con i genitori; realizzazione parallela del blackout e di una serie di incontri pomeridiani e serali a casa dei bambini; circle time in classe; riscoperta dei giochi antichi all’aperto fuori da scuola. La valutazione dell’intervento, avvenuta utilizzando un disegno quasi sperimentale, ha coinvolto, inoltre, due classi quarte della scuola (34 soggetti). Gli strumenti somministrati, prima e dopo l’intervento, sono stati: un questionario teso a valutare le diverse modalità di fruizione della TV; una scala che rileva la prosocialità; un questionario per rilevare il clima di classe; il sociogramma per rilevare le modalità di configurazione delle interazioni nel gruppo classe. Dai risultati è emerso che l’intervento ha favorito significativamente la prosocialità dei bambini ma non ha avuto effetto sul clima di classe. L’uso della TV e il numero dei bambini isolati è diminuito nelle classi sperimentali.
Scopo del presente lavoro è quello di indagare sull’influenza che alcuni fattori del Big Five (estroversione, apertura all’esperienza e coscienziosità) possano esercitare sul comportamento contraccettivo, sull’atteggiamento verso la contraccezione e sulla conoscenza della contraccezione e dei meccanismi riproduttivi. I soggetti sono 251 ragazzi/e, con un’età media di 19,37 anni (ds = 0,48). Parole chiave: comportamento sessuale, comportamento contraccettivo, conoscenza contraccettiva, atteggiamento verso la contraccezione, Big Five, fattori di personalità, estroversione, apertura all’esperienza, coscienziosità, adolescenza.
A 251 madri, che abitano in quartieri nuovi e vecchi, 80 in una casa con cortile condominiale, 91 in una casa vicino ad un parco e 80 in una strada privata, è stata sottoposta un’intervista semi-strutturata su alcuni aspetti della loro percezione del quartiere, sulla mobilità urbana e le abitudini di gioco del loro figlio (o di un loro figlio) di età compresa tra i 7 e i 12 anni. Il cortile è decisamente più utilizzato dai bambini come spazio di gioco sia rispetto al parco ed ancora di più rispetto alla strada privata. Nel cortile, inoltre, i bambini sono molto meno controllati dagli adulti. Il numero dei bambini che va a scuola da solo o con coetanei, che fa commissioni e che raggiunge autonomamente i luoghi di gioco è molto basso; sono comunque più autonomi i bambini/e più grandi, i maschi, quelli/e che vivono in una casa con cortile, quelli/e che abitano in un quartiere più nuovo e quelli/e i cui genitori percepiscono più sicuro il quartiere sia rispetto al traffico sia rispetto all’ambiente sociale.
Verso un modello di educazione socioaffettiva-sessuale
cod. 1242.7
Il futuro della solidarietà: modelli di psicologia di comunità
cod. 1240.132