LIBRI DI PIETRO A. CAVALERI

Margherita Spagnuolo Lobb, Pietro A. Cavaleri

Psicopatologia della situazione

La psicoterapia della Gestalt nei campi clinici delle relazioni umane

A distanza di settant’anni dalla fondazione della psicoterapia della Gestalt, questo libro risponde agli interrogativi clinici innescati dalla pandemia, proponendo il paradigma della “situazione”. Il testo getta uno sguardo di campo sulle situazioni cliniche in cui lo psicoterapeuta è chiamato a intervenire e propone strumenti fenomenologici ed estetici che considerano l’esperienza di tutti i soggetti coinvolti, incluso il terapeuta.

cod. 1252.2.7

Questo libro di Georges Wollants rappresenta un contributo fondamentale per l’identità relazionale della terza generazione di psicoterapeuti della Gestalt. Spiega quale tipo di psicoterapia della Gestalt si sarebbe sviluppata se, fin dall’inizio, i principi e le applicazioni della scuola di Berlino (psicologia della Gestalt) fossero stati integrati nella prassi della psicoterapia della Gestalt. E arriva ad un manifesto radicale e profondo della specifica prospettiva di campo, propria della psicoterapia della Gestalt, in cui sia l’emergere del disturbo sia la cura sono fenomeni della situazione, e della reciprocità organismo ambiente. (Dalla Presentazione all’edizione italiana di Margherita Spagnuolo Lobb e Pietro A. Cavaleri)

cod. 1252.2.6

Gianni Francesetti, Michele Ammirata

Il dolore e la Bellezza.

Atti del III Convegno della Società Italiana Psicoterapia Gestalt

Il volume raccoglie i contributi del III Convegno della Società Italiana Psicoterapia Gestalt sul tema del dolore e della bellezza.

cod. 1252.13

Pietro A. Cavaleri

Reich e Perls. Un confronto sempre attuale

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2013

Dopo aver descritto il pensiero "eretico" di Reich, l’autore pone in luce i punti di convergenza e quelli di divergenza tra il modello reichiano e la psicoterapia della Gestalt. Perls, a differenza del suo famoso analista, concepisce il corpo a partire da una prospettiva fenomenologica e non considera mai la tensione energetica di esso come avulsa dal contesto del campo organismo-ambiente. Da qui emerge anche un diverso modo di intendere il rapporto tra natura e cultura.

Pietro A. Cavaleri

Psicoterapia della Gestalt e neuroscienze

Dall'isomorfismo alla simulazione incarnata

Esiste un qualche nesso fra salute psichica e la capacità di “integrare”, di creare “forme” compiute? In questo volume un interessante quanto inedito confronto fra psicoterapia della Gestalt e neuroscienze.

cod. 1252.11

Virgilio Lamartina

La parabola dei ciechi.

Uno sguardo alla psicopatologia con gli occhi di un terapeuta della Gestalt

Uno sguardo sulla psicopatologia che coglie la sofferenza e il dolore quale “gesto” che paziente e terapeuta compiono al confine di contatto, durante la loro relazione. L’aspetto “attivo” della patologia viene mostrato, secondo lo spirito gestaltico, attraverso la proposta di sperimentare assieme un momento di “cecità”.

cod. 1252.5

Pietro A. Cavaleri

I luoghi della mente e la bellezza

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2011

In accordo con il nuovo trend culturale che sancisce nell’uomo il primato della dimensione relazionale, l’articolo si propone di approfondire alcune riflessioni teoriche sul concetto di empatia sia in seno alla psicoterapia della Gestalt che in ambito neuroscientifico. Obiettivo del presente lavoro è individuare spunti di condivisione tra i risultati ottenuti dall’Infant Research, le neuroscienze ed alcuni elementi teorici ed epistemologici della psicoterapia della Gestalt.

Pietro A. Cavaleri

Afferrare l’altro. Intervista a Vittorio Gallese

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2011

Vedere è attivare la via visiva, ma guardare vuol dire "afferrare l’altro", mettersi in un rapporto di apertura nei confronti dell’altro. Vediamo non solo con la vista, ma anche con il tatto, con l’udito, con l’azione. L’isomorfismo non è la riproduzione di una struttura, ma è "l’afferramento" di un corpo che si emoziona. L’emozione si è evoluta come uno strumento di negoziazione interpersonale. Emozionarsi non è solo sentirsi, ma sentire nell’esprimersi. Occorre guardare all’uomo partendo non dal cervello, ma dalla persona. L’identità è un processo di co-costruzione in cui l’altro gioca un ruolo fondamentale. Se l’altro manca, sono mutilate le potenzialità di individuazione di ognuno.

Pietro A. Cavaleri, Giancarlo Pintus

"Essere-con" nel mondo di oggi. Dialogo sulla cultura della relazione

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2010

I due psicologi dialogano sulla relazione umana nell’attuale contesto sociale e culturale, sviluppando una lettura in chiave fenomenologica dei cambiamenti epocali nelle relazioni di coppia, familiari, nei gruppi e nella polis. Sulla scorta della metafora post-moderna della relazione come di "una zattera senza timone", i due autori si confrontano sulle opportunità offerte dal superamento del primato della società sull’individuo, ma anche sulle nuove paure e i nuovi quadri psicopatologici correlati a un’individualità sempre più sganciata dallo sfondo del proprio ground di sicurezze. La relazione si configura allora come uno spazio sacro all’interno del quale nasce la mente, evento relazionale e di confine, ed emerge il bisogno di una nuova alfabetizzazione relazionale.

Lobb Margherita Spagnuolo, Daniel N. Stern, Pietro A. Cavaleri, Antonio Sichera

Key-moments in psicoterapia: confronto tra le prospettive gestaltica e intersoggettiva

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2009

Partendo dal presupposto che le teorie sono come giochi, con cui è possibile stare nella realtà, il dialogo tra gli autori mette in evidenza le convergenze e le divergenze tra l’approccio della psicoterapia della Gestalt e l’approccio intersoggettivo del Professor Stern. In particolare, il concetto di confine di contatto è affiancato al concetto di presente; l’obiettivo della psicoterapia è conteso tra rendere dicibile l’indicibile e il riportare alla spontaneità; il fluire dell’esperienza percettiva è visto come autoregolantesi ma anche come soggetto alla complessità e al caos. Il legame tra teoria ed esperienza terapeutica, l’unità di consapevolezza e i momenti decisivi della psicoterapia sono tutti argomenti che si intrecciano in questa tavola rotonda, sullo sfondo delle riflessioni e delle ricerche più ricche dei nostri tempi, che vanno dalle neuroscienze alla filosofia, all’infant research.