La vicenda che ha avuto come protagonista la nota piattaforma turistica TripAdvisor si arricchisce ora dell’intervento del TAR. Il Tribunale amministrativo, ribalta il provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e annulla la pesante sanzione da questi inflitta, sul presupposto che la presenza di recensioni false nel sito non alteri il comportamento economico dei consumatori-viaggiatori. In questo lavoro ripercorreremo i passaggi rilevanti della complessa vicenda giuridica, muovendo dal provvedimento di condanna dell’Antitrust e analizzeremo i profili più interessanti della sentenza di annullamento del TAR. I due antitetici provvedimenti sono lo specchio di orientamenti divergenti in materia di tutela del consumatore e sistema di enforcement delle pratiche commerciali scorrette; anche per tali ragioni si è scelto di affiancare l’analisi giuridica a quella di tipo economico al fine di verificare in che misura l’assenza di controlli alteri la qualità dell’informazione e quindi le scelte dei viaggiatori, favorendo la presenza di recensioni false. Attraverso un modello di simulazione ad agenti, che riproduce il sistema TripAvisor e l’interazione viaggiatori-alberghi senza alcun controllo da parte del provider, si avrà modo di accertare se l’alterazione dell’indice di popolarità degli alberghi dipenda dal numero di alberghi presenti in un’area o, piuttosto, dal numero di recensioni presenti nel sistema. L’analisi, infine, consentirà di ottenere delle indicazioni di policy, definendo le percentuali di recensioni false per ogni livello di propensione all’inganno da parte dei viaggiatori.