Storia del pensiero organizzativo

Giuseppe Bonazzi

Storia del pensiero organizzativo

Vol. II: La questione burocratica

Printed Edition

24.00

Pages: 176

ISBN: 9788846487155

Edition: 3a ristampa 2022, 3a edizione, ampliata 2007

Publisher code: 1520.367

Availability: Discreta

Questo volume fa parte integrante della Storia del pensiero organizzativo che si è imposta ormai da molti anni come il più importante testo italiano sull'argomento. Adesso la Storia esce in una nuova edizione, articolata in tre volumi distinti, ciascuno dei quali può essere compreso senza avere necessariamente letto gli altri. Opportuni riferimenti incrociati facilitano tuttavia il passaggio da un volume all'altro. La materia dell'intera Storia è articolata in tre grandi questioni, a ciascuna delle quali corrisponde un volume: industriale, burocratica e organizzativa.
La Questione industriale, trattata nel primo volume, è definita dagli assi portanti tecnologia e consenso. Essa si apre con una lettura storicizzata di Taylor, prosegue con il dibattito sul superamento del taylorismo e la pluralità delle forme industriali, fino ai problemi posti oggi dall'ingresso nel cosiddetto post-fordismo, caratterizzato da un lato da una crescente flessibilità della forza lavoro e dall'altro dall'avvento prima della produzione snella e poi della fabbrica modulare.
La Questione burocratica, sviluppata in questo volume, è definita dagli assi funzioni delle norme e strategie dei soggetti. Essa inizia con il 'tipo ideale' weberiano e prosegue con il dibattito post-weberiano aperto da Merton e che culmina nell'opera di Crozier. Esamina quindi i più recenti orientamenti sulle possibilità e i limiti di un'organizzazione post-burocratica del lavoro nelle aziende.
La Questione organizzativa, affrontata nel terzo volume, è definita dall'asse decisioni e risorse. In essa dopo avere illustrato il contributo funzionalista, in particolare di Parsons, alla teoria organizzativa, si sottolinea la portata rivoluzionaria del modello di Simon. Si esaminano quindi gli sviluppi post-simoniani fino agli approcci culturalisti, all'economia dei costi di transazione, all'approccio ecologico alle organizzazioni e alla scuola neo-istituzionale.
La vastità degli argomenti trattati, l'originalità dell'impianto, la chiarezza espositiva rendono l'opera di Bonazzi un testo di riferimento per chiunque si occupi di organizzazione del lavoro, problemi di impresa e processi decisionali.

Giuseppe Bonazzi è ordinario di Sociologia dell'organizzazione presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Torino. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo, per i nostri tipi, Il tubo di cristallo. Fabbrica integrata e modello giapponese alla Fiat Auto (1993), Lettera da Singapore (1996), Sociologia della Fiat (2000), Dire, fare, pensare. Decisioni e creazione di senso nelle organizzazioni (2000) e la recente autobiografia Lampadine socialiste trappole del capitale. Come diventai sociologo (il Mulino, 2006).



Introduzione
(Che cosa vuol dire 'pensiero organizzativo'?: La centralità del concetto di dibattito; Le tre 'questioni' in cui si articola il pensiero organizzativo; La questione industriale: tecnologia e consenso; La questione burocratica: funzioni e strategie; La questione organizzativa: decisioni e risorse; Bibliografia)
Max Weber: la burocrazia come apparato del potere legale
(La "Sociologia comprendente". Oggetto e strumenti della ricerca sociologica; L'agire dotato di senso; Il tipo ideale; Procedimenti concreti di costruzione del tipo ideale; I tre tipi puri del potere legittimo; Essenza, presupposti e svolgimento del potere burocratico; Condizioni storiche dello sviluppo della burocrazia; Le ambivalenze della burocrazia; Bibliografia)
Dopo Weber. Le conseguenze inattese della burocrazia nell'analisi di Robert Merton
(Sviluppi post-weberiani degli studi sulla burocrazia; Funzionalismo forte e funzionalismo debole nella sociologia americana: Parsons e Merton; La critica mertoniana dei postulati funzionalisti; Funzioni manifeste e funzioni latenti; Le funzioni latenti come strumento di ricerca: le disfunzioni della burocrazia; Conclusioni. Strutture burocratiche e personalità; Bibliografia)
Alvin Gouldner: la pluralità dei modelli burocratici
(Il contributo di A. Gouldner al dibattito post-weberiano; I presupposti teorici della ricerca; La discesa sul campo: dal "modello di uguaglianza" alla burocratizzazione; Gli aspetti inattesi della burocratizzazione; I limiti della burocratizzazione: la situazione della miniera; Funzioni manifeste e funzioni latenti delle norme; Il modello teorico. Tipologia dei modelli normativi; Conclusioni. ; Mdello razionale e modello naturale; Bibliografia)
Philip Selznick: logiche organizzative e leadership
(L'influenza di Michels e le differenze da Merton; Ideologia e prassi nella Tva; Cooptazione formale e cooptazione informale; Gli imperativi funzionali di adattamento e conservazione; L'accusa di "patos metafisico" e la distinzione tra organizzazione e istituzione; Funzioni e rischi della leadership; Bibliografia)
Michel Crozier: sistema burocratico e strategie degli attori
(Le principali novità teoriche del modello di M. Crozier; L'esame di due burocrazie statali; Il potere come controllo dei margini di incertezza; Lotte di potere e strategie dei soggetti; Il problema del mutamento nella burocrazia; Burocrazia e contesto nazionale; Oltre la burocrazia. Tecnologia e crescita culturale; Dopo Il fenomeno burocratico. La sociologia francese della pubblica amministrazione; Bibliografia)
Varietà e progettazione delle forme organizzative
(Il superamento della burocrazia tradizionale nella letteratura manageriale; La direzione per obiettivi. Il contributo di P. Drucker; Vantaggi e costi della direzione per obiettivi; I quattro principali modelli di organizzazione aziendale; Henry Mintzberg: le cinque configurazioni organizzative; Meccanismi di coordinamento e parti dell'organizzazione; La differenziazione delle aziende nella società contemporanea; Bibliografia)
Oltre la burocrazia tradizionale: tecnologie complicate e utenti esigenti
(Due nuovi filoni di ricerca; Un precedente: la tipologia di Charles Perrow; A tu per tu con le nuove tecnologie: Lave e Wenger e le comunità di pratiche; Le comunità di pratiche sui luoghi di lavoro; A tu per tu con gli esseri umani: Arlie Hochhschild e i "lavori emozionali"; Robin Leidner e i servizi interattivi: tra routine e imprevedibilità; Routinizzare le emozioni tra resistenza e complicità; Bibliografia)
Indice dei nomi.

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