L’obiettivo della ricerca sperimentale è stato quello di indagare il processo dissociativo su un campione clinico di 78 pazienti, affetti da disturbi della personalità cluster B con o senza abuso di sostanze stupefacenti. La letteratura ha definito l’autolesionismo sia come una strategia di evitamento emozionale (Chapman, Gratz, Brown, 2006) sia come un’azione risolutiva di uno stato dissociativo (Sachsse, Von Der Heyde, 2002) conseguente ad uno stato di analgesia (Matsumoto, Imamura, Chiba, 2008). Oggi con il termine dissociazione ci si può riferire contemporaneamente a un meccanismo di difesa, a uno stato alterato di coscienza o alla mancata acquisizione o alla perdita dell’integrazione tra i sistemi o i moduli mentali (Van der Hart, Nijenhuis, Steele, 2006). Pertanto si è scelto di analizzare il processo dissociativo correlandolo con la presenza di gesti autolesivi, con la difficoltà a regolare le emozioni e con l’utilizzo del rimuginio cognitivo; ipotizzando una correlazione significativa tra loro. Le analisi statistiche correlazionali e di regressione lineare multipla hanno messo in luce dati significativi e utili per l’intervento terapeutico.