LIBRI DI EMILIANO LAMBIASE

Tonino Cantelmi, Emiliano Lambiase

Riflessioni e approfondimenti cognitivo-interpersonali sulla SASB ai fini della concettualizzazione del caso

MODELLI DELLA MENTE

Fascicolo: 1 / 2021

In quanto psicoterapeuti cognitivo-interpersonali, uno dei nostri interessi principali è quello di descrivere i cicli interpersonali disfunzionali del paziente: quelli che vive nel presente e come si sono sviluppati a partire dalle prime dinamiche disfunzionali vissute nell’infanzia. Inoltre, colleghiamo queste dinamiche interpersonali al funzio-namento interiore della persona, ai suoi schemi mentali, alle strategie di coping, al funzionamento metacognitivo, allo stile di attaccamento e al modo più generale con il quale il paziente conosce la realtà e, ricorsivamente, organizza la conoscenza che pro-duce. In questo processo, ormai da quasi vent’anni, integriamo il modello SASB di Lorna Benjamin, in quanto ci fornisce uno strumento che ci permette, in modo coerente e chiaro, di costruire una mappa del territorio interpersonale del paziente. Su questa mappa, poi, riusciamo a disegnare il resto dei dettagli del suo mondo interiore. In questi anni di lavoro e approfondimento, teorico e clinico, abbiamo svolto alcu-ne riflessioni e integrazioni che abbiamo deciso di formalizzare e di condividere, al fine di contribuire a espandere la possibilità di utilizzo del modello SASB all’interno del panorama degli approcci cognitivi a orientamento interpersonale, aiutando i clinici a comprenderne non solo la complessità ma, soprattutto, le potenzialità. Le nostre rifles-sioni riguardano tutti gli ambiti del modello: la suddivisione in cluster delle tre super-fici, i principi che collegano i comportamenti prototipici evidenziandone i rapporti, il modo con il quale collegare le relazioni del passato con quelle del presente.

Emiliano Lambiase, Tonino Cantelmi

From emotions to meaning: Romantic love and sexuality integrated and directed according to values

MODELLI DELLA MENTE

Fascicolo: 1 / 2020

In order to understand the transition from a life driven by emotions and desires (with particular attention to sexual ones) to a life driven by projects and values, we will use the frameworks of interpersonal motivational systems (IMSs), of which the sexuality is part, and of metacognitive functioning that allows for emotional knowledge, understanding and regulation. We will provide a central role to consciousness, as a uniquely human quality, which allows the development of motivations and intentions not otherwise replicable in the rest of the animal world and which permits us to guide our behaviors by choosing which motivational system to support, contain or manage and, above all, why.

Tonino Cantelmi, Emiliano Lambiase, Michela Pensavalli, Pasquale Laselva, Sara Cecchetti

COVID-19: impatto sulla salute mentale e supporto psicosociale

MODELLI DELLA MENTE

Fascicolo: 1 / 2020

Una pandemia non è solo un fenomeno medico, ma colpisce gli individui e la società e causa disagi a livello fisico, psicologico, sociale ed economico. Questo perché è un tipo di evento in grado di dimostrare, spesso in modo molto violento, la vulnerabilità e la fragilità dei nostri sistemi sociali e della nostra struttura psicologica, e quanto spesso possano essere inadeguate le nostre capacità di risposta tecnico-scientifica, sociocomunitaria e personale. In questo articolo abbiamo elaborato una rassegna della letteratura al fine di capire le possibili conseguenze psicologiche della pandemia in atto, cercando materiale da tre possibili fonti di informazione: situazioni con caratteristiche simili a quelle della pandemia in atto (es. con distanziamento sociale), eventi epidemici precedenti (es. SARS e MERS) e ricerche svolte direttamente in questo anno sulla pandemia da Sars-CoV-2. Dalle informazioni raccolte è emerso che le conseguenze psicologiche possono essere anche molto gravi (es. Depressione o Disturbo Post-Traumatico), verificarsi in tempi brevi e durare anche molto tempo dopo gli eventi che li hanno prodotti. Inoltre, è emerso come, nonostante le informazioni e la consapevolezza acquisite in situazioni passate o simili, non è stato fatto a sufficienza per prevenire e affrontare tali conseguenze psicologiche avverse.

Ad oggi sono quasi inesistenti gli studi che hanno indagato in modo sistematico e scientificamente fondato l’eziologia della dipendenza sessuale. In modo molto generico ci sono alcuni studi che hanno trovato un’associazione con forme insicure di attaccamento (Zapf, Greiner, Carroll, 2008), oppure ci sono le ipotesi di Carnes (Carnes, 1983/1992, 1989, 1991) che la vedevano associata a delle convinzioni di base disfunzionali che riguardavano l’immagine di sé, i bisogni di base e la sessualità. Si riteneva che queste convinzioni di base fossero radicate nel sentimento della vergogna, nato all’interno di varie forme di abuso vissuto nell’infanzia. In passate pubblicazioni (Cantelmi e Lambiase, 2015) abbiamo presentato alcune ipotesi di "traiettorie eziologiche" che riguardano l’attaccamento, il funzionamento metacognitivo e la sessualizzazione culturale. In associazione a queste dinamiche, in tempi recenti, sono stati indagati con sempre maggiore approfondimento, due ambiti che riguardano soprattutto una forma di dipendenza sessuale, quella da pornografia online: le relazioni tra il comportamento sessuale e il funzionamento cognitivo e comportamentale, il rapporto tra l’uso e la dipendenza dalla pornografia e il funzionamento cerebrale. Dall’analisi di questi studi è emerso come forme di utilizzo patologico della pornografia online possono essere favorite sia da vulnerabilità e caratteristiche psicologiche, che da risposte di apprendimento condizionato caratteristiche del mezzo in sé, che possono agire sui meccanismi del cervello implicati nei processi di gratificazione, tipici delle altre forme di dipendenza da sostanze e da comportamenti

Emiliano Lambiase, Tonino Cantelmi

Terapia cognitiva per pazienti con Disforia di Genere che non vogliono intraprendere percorsi medici

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 3 / 2019

Gli Autori intendono proporre un approccio cognitivo per aiutare le persone con Disforia di Genere che non intendono intraprendere percorsi medici, finalizzato ad aiutarle a sperimentare il loro corpo come una base sicura dalla quale sperimentare modalità di espressione della propria Identità di Genere e di realizzazione di una vita significativa. A tal fine fanno riferimento prevalentemente ai contributi dell’Acceptance and Commitment Therapy, della mindfulness e della mindfulness fondata sulla compassione.

Emiliano Lambiase, Cristina Torraca, Bianca Lagioia

Differenze sessuali nelle principali dimensioni di personalità

MODELLI DELLA MENTE

Fascicolo: 1/2018-2 / 2017

In questo articolo analizzeremo come maschi e femmine differiscano per quanto riguarda le caratteristiche di personalità, così come state studiate attraverso i principali questionari di personalità come quelli fondati sui cosiddetti Big Five (anche conosciuti come Five Factors Model, FFM; Goldberg, 1993) e i sedici fattori di personalità di Cattell (1946), al fine di contribuire al dibattito in corso sulle differenze tra uomo e donna, con particolare riferimento al panorama scientifico e culturale italiano.A questo scopo abbiamo effettuato una rassegna e una sintesi delle principali ricerche svolte sulle differenze di personalità, per individuare i risultati più ricorrenti, significativi dal punto di vista statistico e importanti per delle caratteristiche precipue (ad es. la ricorrenza in periodi storici o in culture differenti).Da questa rassegna è emerso che, indubbiamente, esistono delle differenze tra maschi e femmine, con una sovrapposizione tra i profili di personalità tipici che oscilla tra il 10% e il 24% (Del Giudice, 2012).Queste differenze sono presenti in varie epoche e aree culturali e, in particolare, si amplificano in zone del mondo dove le persone hanno maggiore libertà di comportamento rispetto ai tipici ruoli di genere e dove c’è maggior benessere.Utilizzando come dimensioni di riferimento i Big Five, le caratteristiche che sembrano differenziare maggiormente gli uomini e le donne sono il Nevroticismo e l’Amicalità, in modo costante in differenti periodi storici e aree culturali e, quindi, rispetto alle altre caratteristiche, hanno una maggiore probabilità di essere influenzate dalla biologia. Importanti differenze sono emerse anche per una serie di sottodimensioni degli altri fattori di personalità del Big Five o in dimensioni misurate con altri strumenti di valutazione.

Tonino Cantelmi, Emiliano Lambiase

Tecnoliquidità: nuovi scenari (evolutivi?) per la salute mentale

MODELLI DELLA MENTE

Fascicolo: 1 / 2017

In questo lavoro, gli autori hanno voluto analizzare la novità e gli aspetti fondamentali positivi e negativi, di quella che è stata chiamata "Rivoluzione digitale" e della società tecnoliquida, mettendo in luce come queste esaltano e plasmano alcune caratteristiche dell’uomo liquido: il narcisismo, la velocità, l’ambiguità la ricerca di emozioni e il bisogno di infinite relazioni "light". Gli autori si sono concentrati sull’impatto che la Rete detiene sulle cognitive functions, in particolar modo su attenzione, memoria e apprendimento. Rispetto all’apprendimento, studi longitudinali hanno messo in luce come l’utilizzo del computer a scuola determini un calo dei risultati sia nella scrittura che nella lettura non dando la possibilità all’alunno di stimolare tracce mnemotecniche motorie che si attivano nella percezione della lettura e che ne facilitano il riconoscimento visivo. Inoltre vengono brevemente descritte le manifestazioni patologiche conseguenti all’eccessivo utilizzo della tecnologia digitale: ansia, depressione, fobie sociali, insonnia ed altre.Parole chiave: rivoluzione digitale, cognitive functions, psicopatologia

In this study we will show how to conceptualize a Borderline Personality Disorder case with sexual perversions in terms of Interpersonal Motivational Systems and of Metacognitive functioning models, in order to allow a more targeted and effective clinical treatment. To this end, after a theoretical discussion we will analyse some psychotherapy transcripts.In order to support our reflections and therapeutic choices we decided to refer to the metacognitive functioning model according to the Metacognitive- Interpersonal model (Semerari, 1999b; Dimaggio and Semerari, 2003; Carcione et al., 2008; Dimaggio et al., 2008; Dimaggio et al., 2009) and to the Interpersonal Motivational Systems theory within the Cognitive-Evolutionary model (Lichtenberg, 1989; Lichtenberg, Lachman and Fosshage, 1992, 1996; Liotti, 2001, 2005; Liotti, Cortina and Dazzi, 2008).

Emiliano Lambiase, Bianca Lagioia, Andrea Marino, Noemi Grappone

Autostima e auto-compassione. Due modi diversi di relazionarsi con se stessi

MODELLI DELLA MENTE

Fascicolo: 1 / 2016

In questo contributo analizzeremo due costrutti psicologici: l’autostima e l’auto-compassione, secondo quanto scritto in letteratura. In particolare, confronteremo gli effetti dell’alta autostima e della sua continua ricerca con quelli l’autocompassione, evidenziando i nuovi contributi teorici che sottolineano gli effetti negativi del primo costrutto confrontarli con quelli produttivi del secondo.Esamineremo l’alta autostima e l’auto-compassione in rapporto agli aspetti relazionali, psicologici, emotivi e di performance dell’individuo e della comunità. Nelle conclusioni apriremo uno spazio di riflessione che mira a rivalutare l’obiettivo frequente di ricercare costantemente un’alta autostima e di integrare quest’ultima con una cura di se stessi e degli altri.

Emiliano Lambiase, Tonino Cantelmi

Dipendenza sessuale e metacognizione

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2012

Questo contributo intende analizzare il rapporto tra la dipendenza sessuale ed il funzionamento metacognitivo, sia dal punto di vista esplicativo della patogenesi del disturbo che da quello descrittivo dei processi cognitivi correlati. In linea con le ipotesi di Caretti e coll. (Caretti, Di Cesare, 2005; Caretti et al., 2005; Caretti, 2008) riteniamo che i malfunzionamenti centrali alla base della dipendenza sessuale siano l’alessitimia, la dissociazione e la disregolazione emotiva. Tra questi, però, a nostro avviso, non è possibile definire a priori, in modo univoco, quale sia il più centrale o il primo nel percorso di sviluppo della patologia, e quali quelli che da quest’ultimo dipendono. Piuttosto, la situazione può variare da paziente a paziente dando origine a modalità diverse di espressione della dipendenza sessuale.

Tonino Cantelmi, Emiliano Lambiase

Omosessualità e psicoterapie

Percorsi , problematiche e prospettive

Il volume affronta il tema dell’omosessualità egodistonica, quella cioè che viene vissuta conflittualmente, in una dimensione essenzialmente privata, cercando di nasconderla. Abbandonando ogni posizione ideologica, i vari contributi riportano esperienze e ricerche che esprimono punti di vista diversi e, spesso, contrastanti.

cod. 1250.151

Tonino Cantelmi, Emiliano Lambiase

Il coming out nell’era di Internet, male, female o e-mail? Relazioni omosessuali e Rete

PSICOTECH

Fascicolo: 2 / 2008

Il coming out nell’era di Internet, male, female o e-mail? Relazioni omosessuali e Rete - The neologism "disidentity", introduced by Lai in 1999, expressed the worry about the spreading of "that feeling of disorientation" that would have shortly became the most dramatic anthropological change of the latest years. In this study we try to understand the reasons of this change, inquiring into the progressing of the feelings of indefiniteness, vacuity, lack of planning, etc., and finding its origin in the lack of transpersonal inscriptions through an eidetic path, which covers the subjectual group analytic theory, trying to go even further. Key words: identity, disidentity, transpersonal.

Tonino Cantelmi, Emiliano Lambiase

Legame affettivo e comportamento sessuale. Come lo stile di attaccamento influenza il comportamento sessuale

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 2 / 2007

Psicoterapia e Scienze Umane, 2007, XLI, 2: 205-228 Riassunto. L’articolo, attraverso una rassegna bibliografica dei contributi scientifici in merito, sostiene l’ipotesi che il comportamento sessuale possa essere messo in atto con lo scopo di soddisfare i bisogni di attaccamento che non siano stati adeguatamente riconosciuti e soddisfatti nel passato, e che la persona non è in grado di esprimere e gratificare nel presente. Avrebbe quindi lo scopo di regolare stati emotivi e di soddisfare bisogni non primariamente sessuali che l’individuo non riesce a gestire diversamente. Gli Autori descrivono come il comportamento sessuale possa essere vissuto con tali finalità a partire dalle due dimensioni di attaccamento, ansia ed evitamento, descritte da Bartholomew & Horowitz (1991), tenendo anche conto dell’identità di genere. Tale analisi viene svolta sia per i comportamenti sessuali vissuti all’interno della coppia, sia nel caso dell’infedeltà e della promiscuità.