LIBRI DI MONICA FIORAVANZO

Monica Fioravanzo

Lina Merlin

Una donna, due guerre, tre regimi


Profondo senso della giustizia sociale, costante impegno per la salvaguardia dei diritti fondamentali, energica attenzione alle classi subalterne e assidua azione a tutela di donne e fanciulli, individuati come la parte più debole della società italiana del Novecento. Sono le caratteristiche della sfaccettata personalità di Lina Merlin, che esercitò un ruolo cruciale nella rinascita dell’Italia stravolta dalla seconda guerra mondiale.
Una fama che non rende ragione della ben più complessa dimensione culturale, umana e civile evidenziata in questo libro.

cod. 541.54

Monica Fioravanzo

L'Europa fascista

Dal "primato" italiano all'asservimento al Reich (1932-1943)

Poco si conosce della politica europea dell’Asse, di quanto abbia unito e quanto invece abbia contrapposto il regime fascista e il Reich nazista rispetto all’ordine postbellico. In particolare, meno noti sono i progetti italiani di Europa postbellica fascista. Il libro ricostruisce il dibattito sul nuovo ordine europeo, sviluppato dagli anni '30 alla primavera del 1943 da politici, filosofi, letterati, antropologi e geografi fascisti.

cod. 11581.2

Filiberto Agostini, Leonardo Raito

Polesine e acque nell'età moderna e contemporanea

Il tema delle acque ha da sempre accompagnato la storia del Polesine. Lambito dal Po e dall’Adige, attraversato da altri corsi d’acqua, questo territorio ha sperimentato la tragedia di piccole e grandi alluvioni, che hanno provocato morte, abbandono della terra ed emigrazione di migliaia di contadini. Questo volume sottolinea il binomio inscindibile tra il Polesine e le acque, che si manifesta nei toponimi dei paesi, nella dedicazione delle chiese, nelle devozioni popolari... Oggi la singolarità fisica di questo territorio ha trovato finalmente una stabilità idraulica e una solidità economica e sociale.

cod. 616.24

Francesco Berti, Filippo Focardi

L'Europa dei nazionalisti

Prospettive storiche

Da alcuni anni assistiamo a una rinascita dei nazionalismi in Europa: movimenti di destra radicalmente identitaria, populista e spesso xenofoba hanno incrementato la propria presenza nel Parlamento europeo. Prendendo in considerazione alcuni casi paradigmatici, questo volume si propone di tracciarne la genesi e lo sviluppo: dal nazionalismo del primo Ottocento a quello della prima metà del Novecento, in un confronto serrato e originale tra Europa occidentale e centro-orientale, che attraversa la storia contemporanea, il pensiero politico e le relazioni internazionali.

cod. 11581.1

Giulia Bentivoglio, Antonio Varsori

Realtà e immagine della politica estera italiana.

Dal centro-sinistra al pentapartito

Questo volume offre un nuovo approccio allo studio della politica estera italiana dagli anni Sessanta del Novecento alla fine della Guerra fredda, in cui il nesso nazionale/internazionale diviene la direttrice principale lungo la quale ripercorrere e comprendere i decenni cruciali per l’Italia repubblicana. I contributi presentati si propongono di uscire dalla storia diplomatica classica, usando approcci diversi ed esaminando anche attori politici non statuali.

cod. 1581.32

Monica Fioravanzo

Mussolini, il fascismo e l’‘idea dell’Europa’. Alle origini di un dibattito

ITALIA CONTEMPORANEA

Fascicolo: 262 / 2011

È soltanto a partire dagli anni trenta che il fascismo, stretto fra la coscienza della crisi del continente e l’avanzata del nazionalsocialismo, di cui temeva la concorrenza, sviluppa un progetto di Nuovo ordine europeo. Con la sua proposta, il regime fascista s’inseriva in una riflessione sull’Europa che fin dagli anni venti aveva coinvolto personalità eminenti, come Briand o Coudenhove-Kalergi, e molti movimenti, da Paneuropa a Mitteleuropa e Abendland. L’avvio del dibattito in Italia coincise con il decennale del regime, nel 1932, celebrato all’insegna della romanità, intesa come fondamento della missione internazionale del fascismo. Fu soprattutto il Convegno Volta sull’Europa (novembre 1932), organizzato dalla Reale accademia d’Italia sotto l’egida di Mussolini, a dare risonanza internazionale al progetto di Europa fascista. Attraverso l’esame delle più importanti relazioni, l’autrice pone in rilievo i tratti caratteristici del disegno fascista e ne sottolinea lo iato non solo rispetto alle concezioni liberaldemocratiche, ma - più significativamente - rispetto all’idea nazista di Europa di Alfred Rosenberg, che del Nuovo ordine fascista contestava proprio il fondamento, ossia il diritto e l’eredità di Roma.