LIBRI DI ROBERT EMERY

Robert Emery

La verità sui figli e il divorzio

Gestire le emozioni per crescere insieme

Una mappa per i genitori, per orientarsi nel difficile momento del divorzio, tenendo saldo il rapporto con i figli. L’autore spiega come gestire le emozioni potenzialmente pericolose per affrontare i vari passaggi di questa transizione: parlare ai figli, dare loro delle regole, elaborare un accordo funzionale con l’ex coniuge, avvicinare le questioni legali al momento giusto, reagire alla rabbia e ai litigi, distinguere i conflitti d’amore e di potere.

cod. 1245.32

A partire dagli anni ’80 l’Autore ha promosso un programma di mediazione familiare nello Stato della Virginia, con sede presso il Tribunale, con l’obiettivo di valutare l’efficacia della mediazione familiare rispetto ai metodi di risoluzione delle controversie basati sullo scontro tra parti opposte; ciò nell’ottica di prevenire l’avvio da parte dei partners in via di separazione di un percorso conflittuale che porti ad un ulteriore deterioramento delle relazioni e fare in modo che la ferita del divorzio non diventi più profonda. È da questa esperienza che ha avuto inizio la ricerca longitudinale presentata nell’articolo, che costituisce un punto di riferimento importante nella panoramica internazionale per lo studio degli esiti della mediazione familiare come metodo di lavoro con le coppie in via di separazione/divorzio o già separate/divorziate al fine di raggiungere accordi cocostruiti dai due genitori riguardo all’affidamento dei figli. Il campione della ricerca è costituito da 71 famiglie che avevano presentato in occasione del divorzio un ricorso in Tribunale per trattare una controversia relativa all’affidamento dei figli, 35 delle quali sono state assegnate casualmente ad un percorso di mediazione della durata di 11 ore e 36 che hanno proseguito un contenzioso in Tribunale. Le famiglie sono state seguite sino a 12 anni di distanza dalla prima rilevazione. I risultati indicano che mentre nel tempo immediatamente successivo al divorzio non si rilevano differenze significative tra i due gruppi (famiglie che hanno seguito una mediazione familiare, famiglie che hanno seguito metodi centrati sulla contrapposizione tra parti opposte), i dati del follow-up condotto a 12 anni di distanza indicano differenze significative, relative in particolare alla frequenza dei contatti tra figli e genitore non convivente che risulta nettamente e significativamente superiore nel gruppo che ha seguito il percorso di mediazione familiare; a ciò si aggiunge il dato della maggiore disponibilità rilevata nelle coppie mediate da parte del genitore non collocatario a condividere i problemi dei figli e a prendere decisioni congiunte. Si è rilevato inoltre che il superamento della controversia è avvenuto per le coppie che hanno seguito la mediazione circa nella metà del tempo che è occorso alle coppie che hanno seguito il percorso contenzioso.

I risultati di un progetto di ricerca internazionale coordinato dalla Postgraduate School of Psychology dell’Università Cattolica di Milano e dalla Regione Lombardia. Gli autori sono psicologi clinici e sociali di diversa provenienza e i contributi sono offerti nelle lingue originali con un ampio riassunto in italiano.

cod. 1245.36

Robert Emery

Il divorzio.

Rinegoziare le relazioni familiari

cod. 1245.14