LIBRI DI ANDREA GUAZZAROTTI

Andrea Guazzarotti

Neoliberismo e difesa dello stato di diritto in Europa

Riflessioni critiche sulla costituzione materiale dell’UE

Riannodare i fili delle vicende dell’adesione all’UE, prima, e del “contromovimento” dell’involuzione illiberale, poi, serve a riflettere sui guasti del neoliberismo, che ha fatto dello stato di diritto una moneta di scambio per il successo economico. Il “law shopping” assecondato dall’UE non è stato un buon viatico: fondare sull’economia il valore del diritto è un rischio per ogni sistema democratico, non solo nell’Europa centrorientale.

cod. 1590.1.12

Andrea Guazzarotti

La politica monetaria: il modello ibrido dell’UEM

DIRITTO COSTITUZIONALE

Fascicolo: 1 / 2021

L’articolo affronta, in una prospettiva di diritto costituzionale, il tema delle nuove forme di intervento diretto dello Stato nell’economia con finalità di politica industriale. In una prima parte, si ritorna agli albori del processo di privatizzazione delle partecipazioni societarie dello Stato. Una seconda parte è dedicata all’analisi di un fondamentale strumento di intervento proiettivo dello Stato nell’attività economica pubblica, qual è la Cas-sa depositi e prestiti S.p.A. Una terza parte, infine, tratta uno strumento cruciale di intervento protettivo dello Stato nei confronti dell’attività economica pubblica e privata, dato dai poteri speciali, che tendono anche ad assumere, oggi, una spiccata finalità di politica industriale

Andrea Guazzarotti

Crisi dell'euro e conflitto sociale.

L'illusione della giustizia attraverso il mercato

Deflagrate con la crisi, le rigidità e le incongruenze dell’euro hanno innescato il peggio che l’Europa potesse augurarsi: anziché un conflitto sociale (politicamente gestibile) tra chi nella crisi prospera e chi dalla crisi è schiacciato, un pericoloso conflitto tra nazioni dai toni quasi etnici. La solidarietà tra cittadini europei non può instaurarsi senza un sistema politico europeo capace di affidarsi alla forza legittimante del conflitto sociale regolato, come con le costituzioni democratiche del secondo dopoguerra.

cod. 1590.1.5

La restaurazione dell’egemonia del dollaro attraverso l’iperliberalizzazione dei capitali e l’abbandono del keynesismo ha subordinato gli stati alle esigenze dei mercati finanziari, la cui reale natura è quella di istituzioni di dominio gerarchizzate e irresponsabili. Contro il potere politico esercitato dagli oligopoli finanziari non bastano ricette di ri-nazionalizzazione del conflitto o di giustiziabilità della responsabilità privatistica delle grandi imprese, bensì è necessario sottrarre, attraverso il pluralismo nell’istruzione e nella ricerca, il soggetto dalla presa dell’egemonia culturale neoliberista

Sommario: 1. Le ordinanze non sono fonti, ma l’interpretazione correttiva non chiude la partita - 2. Il nuovo potere d’ordinanza viola la riserva di legge relativa posta dall’art. 23 Cost. - 3. Ulteriori parametri di incostituzionalità - 4. Irrisolta la questione dell’interferenza tra poteri para-normativi del Sindaco e poteri del Consiglio comunale - 5. Una decisione più incisiva dei precedenti in materia di ordinanze - 6. Il rigore della Corte è foriero di nuovi sviluppi? Un cenno alla gestione dell’immigrazione per mezzo di ordinanze della legge sulla protezione civile

Andrea Guazzarotti

Riconoscimento Politico e riconoscimento giurisprudenziale dei gruppi religiosi

QUESTIONE GIUSTIZIA

Fascicolo: 4 / 2005

1. Premessa: i limiti del modello / 2. Le intese tra Stato e confessioni religiose: distorsioni opportune del modello costituzionale? / 3. Riconoscimento politico e deresponsabilizzazione del giudice / 4. Gli spazi e le ragioni dell’intervento giudiziario / 5. Riconoscimento politico e riconoscimento giurisprudenziale delle identità collettive / 6. L’integrazione per gradi e la società tollerante: due strategie argomentative per l’integrazione.