Lacan al controtransfert oppone, per operare nella cura, la funzione "il desiderio dell’analista". Dopo aver affrontato la questione in Freud, Lacan si volge verso i fautori della concezione allargata del controtransfert (inteso cioè non come "transfert dell’analista" ma come l’insieme di tutte le sue reazioni al paziente) e dimostra che il controtransfert funziona mettendo in gioco il desiderio dell’analista. Non si tratta del desiderio della persona dell’analista ma di una funzione: quella che permette l’elaborazione simbolica per cogliere, al di là del rapporto duale, e quindi immaginario, il reale in gioco nel vissuto del proprio paziente. L’intento di Lacan sarà allora quello di puntualizzare quali sono gli aspetti nodali per l’emergenza di questa funzione in un analizzante affinché si tramuti in uno psicoanalista. Questa trasformazione avviene su due assi, ambedue prodotti dall’elaborazione in analisi del futuro analista e che saranno la base per operare in quanto tale. Si tratta dell’asse del sapere inconscio e dell’asse di ciò che egli è e deve essere nella cura con i suoi pazienti.
Keywords: Controtransfert; Immaginario, simbolico e reale; Lacan; Desiderio dell’analista; Discorso dell’analista