Sulla soglia: lo sbieco e le funzioni intermediarie nella consultazione prolungata e nella terapia familiare

Titolo Rivista INTERAZIONI
Autori/Curatori Giuseppe Saraò
Anno di pubblicazione 2025 Fascicolo 2025/2
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 68-81 Dimensione file 59 KB
DOI 10.3280/INT2025-002008
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Il lavoro propone due modi di stare in seduta, differenziando la consultazione prolungata nei casi complessi e la terapia familiare vera e propria. Si prende in considerazione il versante transfert-controtransfert e si rapporta con il livello degli interventi-interpretazioni del terapeuta che variano in base alla consultazione o alla terapia. Nella consultazione prolungata è da tenere in grande considerazione il transfert sul setting e l’obiettivo è di costruire un setting in una situazione difficile e problematica. Qui prevale il lavoro psichico di contenimento e l’attenzione a ricercare l’alleanza terapeutica che permetta una processualità. Invece, nella terapia familiare si valorizza l’importanza per il terapeuta di sintonizzarsi con i livelli del funzionamento psichico della famiglia che in quel momento esprime: livelli primitivi con interventi basici del terapeuta in cui prevale un lavoro di metaforizzazione; livelli rappresentazionali e simbolici in cui il terapeuta ricorre a costruzioni che tengano conto della dimensione mitica prevalente di quella famiglia. In questi casi correla quello che accade nel campo dei vari personaggi utilizzando la capacità intermediaria di collegare l’intrapsichico con l’interpersonale.

Parole chiave:consultazione prolungata, terapia familiare analitica, interpretazioni e ricostruzioni, regolazione interventi interpretativi.

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Giuseppe Saraò, Sulla soglia: lo sbieco e le funzioni intermediarie nella consultazione prolungata e nella terapia familiare in "INTERAZIONI" 2/2025, pp 68-81, DOI: 10.3280/INT2025-002008