Eclissi sul mondo? Discussione ecologica

Gosta Ehrensvard

Eclissi sul mondo? Discussione ecologica

Edizione a stampa

17,50

Pagine: 96

ISBN: 9788820443511

Edizione: 1a edizione 1973

Codice editore: 620.7

Disponibilità: Fuori catalogo

Da alcuni anni con saliente Insistenza ci si domanda come sarà fra qualche decennio Il mondo ambiente, città, popolazione, risorse - che sull'onda della Industrializzazione stiamo costruendo. e Insieme disfacendo. In Italia, ove Il problema ha lasciato a lungo Indifferenti e tuttora Inerti gli uomini di governo e solo con ritardo è stato affrontato dagli uomini di cultura, hanno cominciato a diffondersi fra Il '70 e Il '72 alcune notevoli opere di autori stranieri che trattano, da angoli visuali diversi, I critici rapporti fra uomo e ambiente nella società iperindustriale e imperialistica.

Uno di questi autori è Gosta Ehrensvárd, professore di biochimica all'Università di Lund: Il suo libro è diventato In pochi mesi un best-seller In Svezia ed è stato tradotto In diversi paesi del mondo. Da calcoli puntuali e dall'aggregazione di dati sulla popolazione umano, sul suoi consumi energetici e di materie prime, Ehrensvárd estrapola una serie di trend e ricava conclusioni sconcertanti per Il futuro. Già Intorno all'anno 2050, continuando l'attuale modello di sviluppo, l'umanità attraverserà una crisi di proporzioni gigantesche e dagli esiti tragici; crollo verticale della produzione, sparizione In tempi brevi di una parte della popolazione allora esistente; la fine, Insomma, della "civiltà" cui siamo abituati e Il ritorno ad una sorta di alto medioevo. Ehrensvárd, tuttavia, non si limita a definire modalità e risultanze della crisi si avventura su di un terreno affatto originale, finora non tentato da altri: circoscrive le possibile alternative di assetto economico e sociale che I sopravvissuti alla catastrofe cercheranno di darsi. Ferma restando la scarsità di materie prime, pressoché irrimediabile, se l'umanità non avrà risolto Il problema scientifico e tecnologico di produrre energia elettrica mediante la fusione nucleare prima della catastrofe, Il modello di vita sarà quello di una civiltà agricola, poco sopra il livello di sussistenza, che applichi entro limiti ristretti alcune conoscenze tecniche per una produzione Industriale marginale e del tutto asservita alle esigenze dell'agricoltura. Se Invece esiste la possibilità di sfruttare la fusione nucleare a scopi energetici, con molta difficoltà si arriverebbe a sviluppare un'industria chimica di sintesi, che - partendo da composti elementari quale l'anidride carbonica - potrebbe offrire all'umanità combustibili non tradizionali e nuovi elementi nutritivi Anche in questo caso, però, Il settore principale rimarrebbe quello agricolo: un'agricoltura di relativo benessere Invece che un'agricoltura di pura sussistenza. Le due alternative risultano comunque subordinate al problema cruciale di conservare durante i secoli bui successivi alla catastrofe Il patrimonio tecnico e scientifico precedentemente acquisito.

• Prefazione di G. B. Zorzoli
• Prefazione dell'Autore
• Prima
• Riflessioni Intorno a una curva 1770-1870-1970. Analisi di un'epoca
• Un bilancio scoraggiante
• Per quanto tempo ancora.
• Intermezzo in tono minore
• La grande fame: uno stato di guerra
• Sopravvivere: un problema tecnico
• Dopo
• Alba Stabilizzazione Intorno a due alternative
• Sole, pioggia, raccolto
• La società dell'energia
• Prognosi Vedere nel futuro
• Bibliografia.


Contributi:

Collana: Geografia umana

Argomenti: Ecologia, ambiente

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