Una delle due superpotenze è crollata, l'altra ha gravi problemi nel mantenere il suo primato: ma non per questo vi è più spazio per il terzo mondo, da sempre in posizione subalterna nel gioco dei potenti. Da un lato patisce l'incapacità e la corruzione delle classi dirigenti divenute padrone dei paesi nuovi, la mancanza di democrazia, le tensioni etniche, i contrasti con i paesi affini. Dall'altro le speranze di un ordine mondiale più giusto sono state fiaccate dal peso delle pressioni e del continuo sfruttamento del mondo dei ricchi.

E' venuta allargandosi la divaricazione tra il mondo dei ricchi che rappresenta un quinto dell'umanità e consuma quattro quinti delle ricchezze ed il mondo dei poveri che rappresenta quattro quinti dell'umanità ma deve sopravvivere con un quinto dei beni.

Per questo è apparso necessario riesaminare i problemi del mondo dei poveri ripercorrendo alcune esperienze coloniali, analizzando casi di povertà attuale, cercando di quantificare la fame ed il peso degli armamenti, ipotizzando soluzioni per il problema del debito e prospettando pur inadeguati meccanismi di aiuto.

Un lavoro che si rivolge al mondo dei giovani che spesso rifiutano le ingiustizie esistenti ma non ne conoscono le cause ed i meccanismi, ed ai loro insegnanti che spesso mancano di strumenti per dare risposte.