Essere manager

Luigi Marastoni

Essere manager

Principi di comportamento per l'ottimizzazione dei risultati gestionali ispirati alla cultura dell'integrazione creativa

Essere manager è essere imprenditore o titolare di uno studio professionale. Ma è anche essere preside di un istituto scolastico, o primario di un reparto ospedaliero, o comandante di un corpo di polizia urbana, o coordinatore di un gruppo impegnato in qualche missione di volontariato. In tutti i casi occorre saper valorizzare le risorse umane, promovendo e impiegando al meglio le diverse potenzialità presenti. Questo libro spiega come riuscirci!

Edizione a stampa

25,00

Pagine: 192

ISBN: 9788846466730

Edizione: 1a edizione 2005

Codice editore: 561.309

Disponibilità: Discreta

Essere manager. Ma anche essere imprenditore o titolare di uno studio professionale. O avere comunque un ruolo gestionale in imprese private, come in enti pubblici: essere preside di un istituto scolastico, per esempio, o primario di un reparto ospedaliero, o comandante di un corpo di polizia urbana; o anche essere a capo di un'associazione sportiva o culturale, o coordinatore di un gruppo impegnato in qualche missione di volontariato_ In tutti i casi - quando si ricopra una posizione di responsabilità gestionale, a qualsiasi livello, in una qualche struttura organizzativa - saper valorizzare le risorse umane, promovendo e impiegando al meglio le diverse potenzialità presenti, è fattore critico di successo per l'intera organizzazione.

Come riuscirci? Come si possa dare un intelligente contributo al successo della propria organizzazione è l'obiettivo concreto di questo saggio. Il metodo per raggiungerlo prevede un'analisi delle diverse funzioni che il ruolo gestionale comporta e degli accorgimenti da considerare per combinarle in maniera ottimale: si tratta di quattro precise funzioni, secondo la tesi presentata dall'autore, che considera il manager come formatore, come realizzatore, come leader e come diplomatico.

Accompagnato in una puntuale esplorazione del sistema manageriale, il lettore ha la possibilità di andare alla scoperta di una propria via per lo sviluppo delle relative competenze: in questa prospettiva può contare sulla proposta di una ricca serie di sperimentati principi di comportamento, considerazioni di metodo, esemplificazioni e spunti di riflessione.

Il modello di riferimento è un manager interprete e promotore di una particolare cultura organizzativa ispirata ai valori della collaborazione, che qui viene definita Integrazione Creativa: un soggetto impegnato nello sviluppo della propria personalità, oltre che delle competenze tecnico-gestionali, che si propone come uomo e manager (nell'ordine). Perché - come sostiene l'autore - "quando tutti i libri saranno stati letti e saranno stati ascoltati tutti i consigli, il manager più efficace si confermerà quello che fa il miglior uso della propria personalità".

Luigi Marastoni , completati gli studi in Economia e Giornalismo, ha orientato gli interessi professionali verso il comportamento manageriale, coltivandoli a livello pratico (è stato direttore sviluppo risorse umane in un gruppo multinazionale), didattico e pubblicistico (con FrancoAngeli ha pubblicato I.ntegrazione C.reativa , 2000). Dal 1990 opera come consulente di sviluppo organizzativo e formazione manageriale. luigimarastoni@libero.it


Luigi Marastoni , Prefazione
Considerazioni preliminari: verso una cultura dell'Integrazione Creativa
(Il senso di ciò che appare; La cultura organizzativa: capire come si origina per capire cos'è; L'identità culturale: come si sviluppa, come si trasmette; Continuità e discontinuità culturali; Esiste soltanto la cultura di successo?; Uno schema di analisi per riorganizzzare le idee; Il modello culturale dell'Integrazione Creativa)
Il manager nell'organizzazione IC
(La collaborazione per la qualità delle decisioni; Gli attori del sistema organizzativo: il profili ideale; I quattro ruoli del manager IC; I processi manageriali: analisi razionali e "punti di opzione")
Il manager come formatore
(Il primo obiettivo gestionale: far crescere i collaboratori; Imparare a imparare per riuscire a formare; L'arte di far crescere i collaboratori; Le arre di formazione e il ruolo manager; Questioni di metodo)
Il manager come realizzatore
(Il secondo obiettivo gestionale: conseguire risultati operativi; L'arte di ottenere prestazioni di qualità; L'assegnazione degli obiettivi; I supporti gestionali; L'orientamento all'azione)
Il manager come leader
(Il terzo obiettivo gestionale: promuovere lo spirito di squadra; Le competenze del leader animatore della squadra; Il manager responsabile di una struttura organizzativa; Il leader di un team di progetto)
Il manager come diplomatico
(Il quarto obiettivo gestionale: integrare il gruppo nel sistema organizzativo; Il manager e l'integrazione verticale; Il manager e l'integrazione orizzontale; Dalle abilità negoziali all'arte della presunzione)
Il manager IC: un quadro di sintesi
(I delicati equilibri delle funzioni manageriali; Il profilo del manager IC; Un metodo per cambiare; Il ruolo decisivo del buon senso)

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