Guerra e violenza in Africa Occidentale

A cura di: Fabio Viti

Guerra e violenza in Africa Occidentale

Edizione a stampa

34,00

Pagine: 304

ISBN: 9788846457790

Edizione: 1a ristampa 2011, 1a edizione 2004

Codice editore: 62.59

Disponibilità: Discreta

Le società africane non sono società primitive dedite a una violenza primordiale, istintiva e in un certo senso irrazionale o pre-razionale - ammesso e non concesso che società di questo tipo esistano davvero. Non sono cioè delle società nelle quali la guerra si presenterebbe come un imperativo ecologico e dalle quali ci si aspetterebbe che non solo ogni conflitto venisse gestito, se non proprio risolto, con la violenza, anziché con la mediazione politica, ma anche e soprattutto che l’acquisizione di risorse primarie fosse essenzialmente frutto di ratto, predazione, furto o confisca, di beni come di donne. Non sono società violente e non sono società guerriere; oppure lo sono, l’una e l’altra cosa, nella misura in cui tutte le società possono essere un giorno o l’altro chiamate a difendersi ma anche a offendere, senza che questa circostanza entri a far parte della loro natura culturale, divenga necessariamente costitutiva, significativa, o più costitutiva e più significativa di altre.

All’interno di un arco temporale che va dal XVII secolo ai giorni nostri, gli autori dei saggi di questo volume, antropologi e storici, analizzano le forme ordinarie di ricorso alla guerra e alla violenza dispiegate da sei società dell’Africa occidentale, sei realtà pienamente politiche, dotate cioè di organi e istituzioni capaci di elaborare precise scelte e strategie riguardanti l’universo della “forza” e di mettere in campo un preciso apparato di mezzi e norme per la gestione razionale della violenza.

Fabio Viti ha studiato nelle Università di Siena, a Aix-en-Provence e all’Ehess di Parigi, dove ha conseguito il Dottorato in Anthropologie sociale - Etnologie (1991). Ha insegnato Antropologia culturale all’Università di Urbino ed è stato ricercatore all’Università di Siena. Attualmente è professore associato all’Università di Modena e Reggio Emilia. Nel 1998 e 1999 è stato “visiting professor” all’Université de Provence. Dal 1981 conduce ricerche sul campo in Costa d’Avorio su tematiche di Antropologia sociale e politica riguardanti due popolazioni della periferia akan, i Baule e gli Anno. Oltre a saggi in volume e in rivista, in Italia e all’estero, ha pubblicato Il potere debole. Antropologia politica dell’Aitu nvle (Angeli, Milano, 1998).


Fabio Viti, Introduzione
Michel Izard, Parlare della guerra in antropologia
Giuseppina Russo, Kεlεdenyasira. L’arte della guerra. Pratica delle armi e identità a Kignan (Mali)
(La trasformazione di un mondo; La fondazione; Origini e innovazioni; Tradizioni e islam; I principi del sistema; La via della guerra; Metamorfosi e dissonanze; Appendice; Fonti archivistiche e riferimenti bibliografici)
Pierluigi Valsecchi, La violenza del potere nello Nzema e nel mondo akan (Ghana-Costa d’Avorio)
(Il problema storiografico; La morte come moltiplicatore di se stessa; Il Regno di Appolonia e il potere politico nzema; Giustizia e violenza; Uccisioni, sacrifici, ecatombi funebri; Prospettive di interpretazioni; Fonti archivistiche e riferimenti bibliografici)
Fabio Viti, Guerra e violenza nel Baule fino alla conquista coloniale
(Premessa; Guerra e violenza prima della formazione dello Stato; Guerra e violenza dopo la nascita dello Stato; La macchina da guerra baule; Tecniche e tattiche di combattimento; Guerra e pace: la politica delle alleanze; Legittimità e limiti nell’impiego della forza; Appendice; Fonti scritte; Riferimenti bibliografici)
Armando Cutolo, Creatività della forza, fecondità dell’ordine. Guerra e società nell’Anno precoloniale
(Introduzione: memorie e tracce di uno Stato guerriero; Uno Stato fatto di Stati; Nzo, ndjé, kramo: alle radici dell’Anno; Funga, Stato; La battaglia di Morokro: guerra e società nell’Ottocento; Le “terre” dell’Anno: cosmogonie storiche locali; “L’odio ha origine nella natura”; Rifondazione e violenza; Fonti archivistiche e riferimenti bibliografici)
Stefano Boni, Dipendenza, violenza, integrazione: l’utilizzo liminare della forza e il suo superamento tra i Sefwi (Ghana)
(La violenza nell’area sefwi; La violenza internazionale, organizzata e comunicativa; Crisi di dipendenza e violenza; Violenza e reintegrazione gererchica; Violenza, liminarità e superamento; Fonti archivistiche e riferimenti bibliografici)

Contributi: Stefano Boni, Armando Cutolo, Michel Izard, Giuseppina Russo, Pierluigi Valsecchi

Collana: Antropologia culturale e sociale

Argomenti: Antropologia

Livello: Studi, ricerche

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