Il postfordismo: dalle merci alle soluzioni

Marco Canesi

Il postfordismo: dalle merci alle soluzioni

L'esempio paradigmatico della struttura produttiva lombarda

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 244

ISBN: 9788846407368

Edizione: 2a edizione 2000

Codice editore: 380.122

Disponibilità: Discreta

L'autore sostiene la tesi che gli attuali nuovi modelli di produzione non sono ancora alternativi al fordismo. Le imprese che li hanno adottati, perseguendo la logica del vantaggio competitivo, hanno realizzato sì prodotti differenziati, ma quasi sempre poco innovativi e non hanno avuto la capacità di innescare - sfruttando le grandi potenzialità delle nuove tecnologie - nuovi consumi, nuovi stili di vita, e con essi una corposa crescita della domanda.

Tuttavia, a differenza dei modelli di produzione della grande serie, il modello di produzione della piccola serie, ossia la specializzazione flessibile, avrebbe in sé i caratteri che potrebbero farne un'effettiva alternativa al fordismo. Le imprese che lo hanno adottato non sono riuscite a valorizzarlo perché hanno finora operato senza un'organizzazione appropriata, la rete stretta, una nuova forma pura di governo, affiancabile a quelle williamsoniane del mercato e della gerarchia.

Con tale forma di governo, esse potrebbero offrire una personalizzazione ex post (prodotti realizzati per le specifiche esigenze dei clienti), utilizzando al meglio la tecnologia e riducendo sensibilmente i costi di produzione. Consoliderebbero così i loro mercati pregressi, e li allargherebbero a quella domanda disposta a pagare, in cambio di un'autentica personalizzazione ex post, un plus sui prezzi di vendita non eccessivo rispetto ai prezzi di un'approssimativa personalizzazione ex ante (prodotti realizzati in ampie gamme, ma sempre standardizzati).

Vi sarebbe, insomma, l'opportunità di esplicitare tutto il potenziale strategico della specializzazione flessibile, consentendo alle soluzioni di diventare massa di soluzioni, forse fino al punto da imporre la loro logica a quella delle merci, orientando ogni forma di differenziazione produttiva che il vantaggio competitivo esige verso la produttività sociale, globale.

La struttura produttiva lombarda, proprio per le sue storiche caratteristiche, e per la congruenza del suo assetto insediativo (policentrico), è stata considerata un ambito molto adatto a verificare l'attendibilità di una tale ipotesi.

Marco Canesi, insegna Economia Urbana e regionale al Politecnico di Milano.

Roberto Camagni, Presentazione
Ricordando l'insegnamento di Lucio Stellario d'Angiolini
I caratteri del postfordismo e il loro determinante
(Dal fordismo al postfordismo, e la divaricazione tra saggio di profitto e allargamento della domanda; Un forte allargamento dei saperi produttivi alla radice del nuovo modo di sviluppo postfordista)
Riconsiderando i nuovi modelli di produzione
(I nuovi modelli di produzione nell'ambito dei prodotti di grande serie: la produzione snella e il fordismo flessibile; Il nuovo modello di produzione nell'ambito dei prodotti di piccola serie: la specializzazione flessibile; I nodi cruciali della rete stretta, l'organizzazione che espliciterebbe appieno le potenzialità della specializzazione flessibile; Verso un'egemonia delle soluzioni)
Specificità del cambiamento nella struttura produttiva lombarda
(La riconversione produttiva, nel dopoguerra, dei beni di consumo durevoli e di massa; L'affermarsi delle produzioni personalizzate ex post; Le quantificazioni macroeconomiche)
Sul futuro della struttura produttiva lombarda
(I settori strategici e le loro aggregazioni intersettoriali; Per il lavoro: una conoscenza critica dei processi di produzione di cui la formazione professionale potrebbe essere innesco; Per il capitale: finanziamenti a lungo termine e autonomia aziendale; Lo sviluppo sollecitabile nel restante del Paese)
Se la Meccanica strumentale ne diventa la chiave
(Origine e decollo della produzione dei beni strumentali in Italia; La domanda mondiale e l'esigenza di un salto di qualità nella personalizzazione ex post; Un peculiare punto di forza: le medie e piccole imprese lombarde; Un terziario appropriato)
Le mutazioni del postfordismo nei comportamenti allocativi delle imprese e conseguenze nell'assetto territoriale
(Sull'organizzazione territoriale della struttura produttiva: le tendenze evolutive del bacino di produzione; Necessità di consolidare territorialmente la struttura produttiva lombarda in un sistema insediativo reticolare)
Le nuove esternalità reticolari
(Milano e Città policentrica lombarda; Sui criteri della riorganizzazione gerarchica del sistema dei trasporti; Le rappresentazioni cartografiche)
Strategia localizzativa del terziario produttivo
(Milano in quanto centro del terziario produttivo lombardo; L'influenza dei grandi gruppi industriali e finanziari; Il nuovo terziario produttivo sceglierà le aree più accessibili; Il Centro direzionale baricentro soprattutto del terziario per la Meccanica strumentale)
Le specializzazioni territoriali della produzione
(Rilocalizzazione delle produzioni entro la nuova logica reticolare; Il consolidamento produttivo attorno a Milano e nelle province lombarde settentrionali; L'articolazione e la diversificazione delle produzioni nelle province della Bassa Padana; Le quantificazioni macroeconomiche)
Dal capitalismo mondializzato al socialismo mondiale.


Contributi:

Collana: Economia e politica industriale

Argomenti: Economie locali, economia regionale

Livello: Studi, ricerche

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