Le briciole di Pollicino.

Gianni Nuti

Le briciole di Pollicino.

Fotografia e Didattica tra scuola ed extrascuola

Con lo scopo di incoraggiare l’uso della fotografia in contesti di insegnamento, si riportano i risultati di uno studio svolto su un campione di bambini di età compresa tra i 10 e gli 11 anni che hanno utilizzato l’apparecchio fotografico durante alcune esperienze scolastiche outdoor.

Edizione a stampa

20,00

Pagine: 144

ISBN: 9788820417451

Edizione: 1a edizione 2012

Codice editore: 1108.1.14

Disponibilità: Discreta

Pagine: 144

ISBN: 9788856863383

Edizione:1a edizione 2012

Codice editore: 1108.1.14

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Per leggere la realtà complessa e decifrare messaggi plurimi di cui è portatrice non basta il verbo: occorre padroneggiare i linguaggi sonoro-musicali, corporei e visuali. Tra questi ultimi spicca, per valori e per storia, la comunicazione figurativa fotografica. La scuola deve ancora sfruttare il potenziale educativo che questa forma può esprimere, sebbene nella primaria sia sempre più frequente l'adozione della fotocamera digitale a scopo documentario, soprattutto in contesti di didattica laboratoriale, grazie alla sua economicità e alla sua praticità d'uso.
Questo volume si rivolge a insegnanti, educatori e a semplici appassionati di arti visive offrendo un'indagine sulle radici storiche, sui significati della pratica fotografica, ma soprattutto sulle ragioni profonde che ispirano milioni di persone in tutto il mondo a seminare, lungo il proprio sentiero esistenziale, delle tracce iconiche del proprio passaggio, da rievocare, rivivere e rigenerare a ogni nuovo sguardo. Esso raccoglie inoltre i risultati di uno studio di caso svolto su un campione di bambini tra i 10 e gli 11 anni che hanno utilizzato l'apparecchio fotografico durante alcune esperienze scolastiche outdoor. L'analisi e la classificazione di alcune migliaia d'istantanee ha evidenziato precise linee evolutive seguite da ciascun soggetto nel circoscrivere dati immaginali, oggetti e composizioni, forme personali di sensibilità estetica di espressività compositiva e sostanziali differenze di weltanschauung tra allievi e insegnanti.
I risultati confermano come il potere dell'immagine sia complementare a quello della parola e sia rafforzato da una società particolarmente orientata verso il culto della rappresentazione immaginifica e traslata della vita reale rispetto alla quale è indispensabile attrezzarsi precocemente con un adeguato bagaglio di conoscenze e un tempestivo affinamento di strumenti critici.

Gianni Nuti è ricercatore e professore aggregato di Didattica generale presso l'Università della Valle d'Aosta. I suoi interessi di ricerca vertono sulla didattica delle arti, sulla relazione educativa attraverso i linguaggi non verbali e su percorsi inter- e transdisciplinari. Tra le sue numerose pubblicazioni citiamo, per FrancoAngeli, La musica e le altre discipline (2008) e Musica pratica, scuole di ieri e di domani (2011).

Premessa
Parte I
La civiltà dell'immagine: quasi due secoli di storia
Le ragioni del fotografare
Il linguaggio fotografico
(Uno studio del segno fotografico; Le tecniche della composizione fotografica)
La fotografia, la didattica, l'educazione
(Principi pedagogici; Buone pratiche: alcuni esempi)
Parte II
Lo studio di caso
(Fondamenti pedagogico-didattici; I precedenti; Il metodo, gli strumenti)
I risultati
(L'analisi dei dati; I limiti dello studio; Le prospettive)
Le ricadute per la didattica
Conclusioni
Bibliografia.

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