Le città digitali in Italia

" Il miglioramento dell'efficienza della pubblica amministrazione potrebbe significativamente modificare la credibilità delle istituzioni, riconciliando la sfera degli interessi individuali con la dimensione dei comportamenti collettivi"
L'analisi annuale sulla telematica locale, contenuta nel quarto Rapporto RUR-Assinform sulle città digitali, si arricchisce quest'anno di una sezione monografica dedicata all'utilizzo delle tecnologie della comunicazione e alle aspettative verso l'impiego di internet come strumento per rendere la pubblica amministrazione più funzionale alle esigenze dei cittadini.
La network society sembra essere giunta ad un primo stadio di compiutezza, tale da rendere possibile una valutazione più distaccata. L'adesione quasi emozionale, le forti scommesse, anche finanziarie, su una sua rapida crescita o, al contrario, lo scetticismo, le resistenze e la sottovalutazione della portata del cambiamento, cedono ormai il passo ad una più meditata consapevolezza di quanto stia effettivamente accadendo attorno a noi.
Il mondo dell'impresa e del lavoro, l'economia e il sociale, le istituzioni ed i diversi soggetti locali, sono contaminati da un diffuso e pervasivo movimento di innovazione, che sta modificando alla base non solo i processi di creazione del valore e le opportunità di impiego, ma anche fattori tipici della convivenza civile come l'uso del tempo, le relazioni sociali, il senso di sicurezza personale.
È un processo a doppio circuito, spinto da un lato dall'invenzione tecnologica e dalla conseguente apertura di mercati per servizi inesistenti solo pochi mesi fa, dall'altro, dall'emergere di nuovi bisogni di informazione e di accesso.

La ricerca ASSINFORM - CENSIS - RUR alla base di questo volume è stata condotta da un gruppo di lavoro coordinato da Gianni Dominici e composto da Paolo Subioli, Mauro Di Giacomo e Andrea Scazzola. Le scelte metodologiche e l'elaborazione statistica sono state effettuate da Daniele Fichera e Monica Altieri. La redazione del volume è stata curata da Mauro Di Giacomo.