Le istituzioni sociali contribuiscono in modo decisivo alla costituzione di contesti formativi, vale a dire di ambiti e forme di interazione sociale che rendono possibile il nostro agire quotidiano. Essi, dunque, sono terreno della riaffermazione e della continuità delle nostre pratiche sociali, delle nostre modalità di interagire, ma anche, al tempo stesso, se sottoposti a riflessione, a discussione e ad analisi, della possibilità di forme di progettazione collettiva e partecipata.

Il testo presenta una esperienza di ricerca-intervento relativamente ad uno specifico e circoscritto contesto formativo, vale a dire l'intervento dell'Amministrazione locale su tempo libero e spazi di gioco e di relazione dei bambini e dei preadolescenti di Maranello.

A partire da una definizione dei partecipanti ad essa come attori competenti della progettazione del proprio contesto di vita quotidiano, e di bambini e preadolescenti come attori sociali attivi di quello stesso contesto, la ricerca ha cercato di innescare un processo di riflessività istituzionale fondato sul carattere generativo dell'agire, cioè sulla possibilità di uscire da contesti dati e di attivarne di nuovi, che la riflessione in una prospettiva progettuale, entro una situazione problematica i cui stessi confini sono ambigui ed incerti, consente.

Vando Borghi, dottore di ricerca e ricercatore del C.I. Do.S.Pe.L. (Centro Internazionale di Documentazione e Studi Sociologici sui Problemi del Lavoro) del Dipartimento di Sociologia dell'Università di Bologna, è attualmente borsista presso questo stesso Dipartimento. Presso la FrancoAngeli ha recentemente pubblicato Il lavoro tra economia e società. Metamorfosi del lavoro, processi di globalizzazione e trasformazioni del legame sociale. Si occupa di sociologia ed organizzazione del lavoro e, anche in qualità di socio fondatore di una cooperativa sociale operante nel campo della prevenzione del disagio preadolescenziale, di problematiche legate ai rapporti tra istituzioni e preadelescenti.