Scienza, genere, educazione

Anna Grazia Lopez

Scienza, genere, educazione

Il volume utilizza la categoria di genere per riflettere sulla relazione tra donne e scienza e su come questa relazione si inserisca in un discorso più ampio, che ha visto connotare la scienza moderna come pratica maschile, fondata sulla sottomissione della natura e della donna. Ci si sofferma in particolare sulla donna e sugli eccessi di una scienza che strumentalizza il corpo femminile, sia per riaffermare modelli estetici stereotipati, sia per controllarne il potere generativo.

Edizione a stampa

19,50

Pagine: 154

ISBN: 9788891728272

Edizione: 1a edizione 2015

Codice editore: 249.1.12

Disponibilità: Buona

Joan Scott ha definito il genere un «modo primario per esprimere rapporti di potere »; una categoria dalla «potenzialità epistemologica» in grado di aprire a nuovi livelli interpretativi i saperi e i loro campi di azione analizzati, fino a qualche anno fa, secondo una logica univoca.
Il volume utilizza proprio la categoria di genere per riflettere sulla relazione tra donne e scienza e su come questa relazione si inserisca in un discorso più ampio e che ha visto connotare la scienza moderna come pratica maschile, fondata sulla sottomissione della natura e della donna. Ed è in particolare sulla donna che ci si sofferma e sugli eccessi di una scienza che, appellandosi all’autodeterminazione e alla libertà di scelta, strumentalizza il corpo femminile, sia per riaffermare modelli estetici stereotipati, sia per controllarne il potere generativo.
Dall’educazione parte la proposta di una ricerca di genere che non vuole dire “al femminile” ma è volta a orientare le donne al mondo della scienza per diventare “massa critica” e mettere in discussione il modello di essere umano cui ha fatto e fa ancora oggi riferimento l’indagine scientifica. Ciò potrebbe forse aprire nuovi spiragli affinché chi fa ricerca prenda consapevolezza delle possibilità ma anche dei limiti di una scienza che, seppure evidentemente segnata da forti contraddizioni, appare ogni giorno sempre più seduttiva.

Anna Grazia Lopez è professore associato di Pedagogia generale e insegna Pedagogia delle differenze presso l’Università di Foggia, dove è co-responsabile scientifico del Centro Studi e Ricerche per l’Infanzia. Da anni la sua ricerca è orientata allo studio del rapporto tra genere e scienza e sul ruolo dell’educazione nella promozione delle pari opportunità nella ricerca scientifica. Tra le sue pubblicazioni, oltre a numerosi saggi in volumi collettanei, Donne ai margini della scienza (Unicopli, Milano 2009).

Introduzione
La scienza tra vecchi e nuovi determinismi
(Premessa; Le origini della separazione uomo-natura; Gli eccessi di una scienza riduzionista; Cura e solidarietà nella relazione individuo-mondo; Educare a un’“etica della co-determinazione”; Nuovi determinismi o nuove possibilità?; Ripensare l’educazione scientifica; Verso un nomadismo intellettuale ed etico)
Corpi femminili, scienza e tecnologie
(Premessa; Tecnologie della riproduzione: contraddizioni e inganni dell’autodeterminazione; La maternità tra saperi femminili e saperi specialistici; Nuove maternità, nuove genitorialità; Verso l’utero artificiale; Corpo e chirurgia estetica; Dai corpi leggibili alla illeggibilità dei corpi; Identità ibride, identità fluide)
Le donne nella scienza: il ruolo dell’educazione
(Premessa; Donne e ricerca scientifica; La dimensione di genere nella ricerca; L’orientamento di genere alla scienza; Affermare la propria singolarità come “antidoto” alla segregazione orizzontale; L’individualizzazione dell’apprendimento; Orientare le donne alla scienza coltivando i talenti)
Bibliografia.

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