Competere in rete

Luca Tomassini

Competere in rete

Evoluzione e cambiamenti nella società, nell'economia e nell'impresa

Dopo la fase euforica e il crollo della grande illusione del Nasdaq, la digital economy affronta ora una fase di riflessione e di rilancio, con la riscoperta della rete, vista non più come business miracoloso, ma come uno strumento formidabile per migliorare e avviare nuove attività. Chi scrive non è un “teorico” della nuova economia. È un manager che è andato alla ricerca delle vie migliori per superare questo periodo di transizione, promuovendo innovazioni, individuando e anticipando i misteri del nuovo modo di lavorare, di produrre e di vendere.

Edizione a stampa

19,00

Pagine: 96

ISBN: 9788846439338

Edizione: 1a edizione 2002

Codice editore: 1481.72

Disponibilità: Buona

Dopo la fase euforica e il crollo della grande illusione del Nasdaq, la digital economy affronta ora una fase di riflessione e di rilancio, con la riscoperta della rete, vista non più come business miracoloso, ma come uno strumento formidabile per migliorare e avviare nuove attività.

"Competere in rete" non è uno slogan alla moda, ma un titolo che evidenzia due caratteristiche fondamentali della digital economy : la competizione e la rete.

Internet ha stimolato la creazione di un mercato innovativo, globale e turbolento. Le risorse immateriali, come le conoscenze, le competenze, la capacità d'innovazione, le relazioni con i clienti, sono sempre più determinanti. Per competere nel nuovo mercato, bisogna rendere efficiente non solo l'azienda ma tutta la catena del valore, dall'organizzazione interna alle relazioni con i fornitori, con i clienti, con le strutture del territorio. Le aziende devono poter contare su un sistema finanziario flessibile che soddisfi le esigenze di una vasta gamma di investimenti e di investitori, su una pubblica amministrazione orientata ai cittadini e alle imprese, su servizi efficienti, su un mercato del lavoro flessibile e aggiornato con le esigenze dell'innovazione.

Chi scrive non è un "teorico" della nuova economia. È uno dei tanti manager italiani che, nonostante le difficoltà cicliche è andato alla ricerca delle vie migliori per superare questo periodo di transizione, promuovendo innovazioni, individuando e anticipando i misteri del nuovo modo di lavorare, di produrre e di vendere.

Non mancano considerazioni di ampio respiro, ma lo sforzo è soprattutto quello pragmatico, di cogliere i vari aspetti di una sfida complessa che il nostro Paese deve affrontare, non solo perché non può essere evitata ma anche perché offre nuove grandi opportunità, soprattutto a quella miriade di piccole e medie imprese che caratterizzano il modello italiano.

Luca Tomassini è presidente e amministratore delegato di Kelyan Lab, società partecipata dal gruppo Franco Bernabè. Fondatore di Kelyan, ne è stato amministratore delegato fino al 2001. È socio e consigliere di amministrazione di FB Group, holding che detiene e gestisce le partecipazioni delle società del gruppo Franco Bernabè. Entrato in SIP nel 1985, ha ricoperto diversi incarichi di responsabilità in Direzione Generale di Telecom Italia. Già delegato italiano dei comitati internazionali (ETSI European Telecommunications Standards Institute ) per la definizione degli standard di telefonia mobile, è docente ed esperto di formazione nel campo delle telecomunicazioni e dei media elettronici, autore di testi per trasmissioni radiofoniche e televisive, ha fondato e diretto la rivista Comunicazioni . Tra le sue ultime pubblicazioni: Sistemi radiomobili terrestri (1992); Antologia delle telecomunicazioni (1996); Da Guternberg al multimediale (1996); Il futuro in rete (1998); Telecomunicazioni (1999); Realtà digitale (1999). Su internet: www.lucatomassini.it


Franco Bernabé , Prefazione. La sfida della competizione in rete
Introduzione
(La "nuova economia", oltre il mito; Nuove opportunità per il nostro Paese; Un gioco di squadra delle intelligenze)
Critica alla new economy
(Novelli Bill Gates; La ricchezza (e le perdite) della Borsa; E ora?; Dall'homo oeconomicus all'individuo; Globalizzazione e interdipendenza)
Una rivoluzione ancora in corso
(L'euforia e il crollo; La new economy non è nata in Borsa; Tutto è iniziato quando ancora non si parlava di new economy; Un nuovo Rinascimento?; Dalla vicinanza fisica alla vicinanza dell'informazione)
Uno sguardo oltreoceano
(L'ottimismo del futuro; Il segreto dell'economia Usa;, Occupazione, salari, produttività: dal mito alle cifre; La rivoluzione finanziaria; Lo shopping americano è "on line"; Nuova economia, nuova società?)
Il capitale intangibile, come valutarlo?
(Il valore economico dei beni intangibili; Fiducia nel futuro dell'azienda; Nuovi criteri di bilancio)
Una rete di scambi
(Atomi e bit; Il commercio elettronico; "B2B" e "B2C"; Si accorcia la "catena del valore"; La finanza in rete)
Economia, globalizzazione e sviluppo sostenibile
(Fare più con meno; Una dichiarazione di interdipendenza; Global o anti global?)
Il futuro è "mobile"
(Il Web in tasca; Dal TACS all'UMTS; Fine delle comunicazioni di massa?)
Pubblica Amministrazione in rete
(Un nuovo patto tra Pubblica Amministrazione e cittadini; La visione innovativa dei servizi pubblici; La firma digitale; La carta d'identità elettronica)
Nuova economia, nuova impresa
(Dall'economia di scala all'economia della flessibilità; La"qualità totale"; Nuovi modelli organizzativi)
Vendere ciò che si produce o produrre ciò che si vende?
(L'arte di vendere si fa più complessa; Il just in time; La soddisfazione del cliente; Il marketing innovativo; Decentramento e rapidità decisionale)
Gestire la complessità
(Conoscenza, la nuova risorsa; L'organizzazione che apprende; Dal power all'empowerment; Opportunità e incertezze del cambiamento)
Pagati per pensare
(Comunicazione e consenso; Nuovi metodi e nuovi strumenti per valorizzare le risorse umane; Rafforzare le persone)
La circolazione delle informazioni, fattore di successo
(Comunicare, cioè "mettere in comune"; Una strategia integrata per dare visibilità all'azienda; La comunicazione creativa; Tante informazioni in tempo reale. Il problema è gestirle)
Conclusioni. Un'utopia possibile
(I difficili "segni dei tempi"; Vincere le sfide impossibili)

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