Filosofi e psicologi intessono in questo libro una trama cucita a doppio filo. Nel 1998 vennero chiamati a Venezia da Giancarlo Trentini e Carmelo Vigna più di 60 studiosi delle discipline psicologiche e filosofiche, discipline per un verso così vicine fra di loro (per lo stesso oggetto di studio: l'essere umano nel suo essere nel mondo) ma anche, per l'altro, così distanti (per linguaggi, metodi e strumenti). Gli atti del convegno qui presentati, il cui titolo riecheggia volutamente il titolo di un precedente convegno organizzato dai due studiosi dell'Ateneo veneziano ( La qualità dell'uomo , Angeli, 1985), manifesta tutto il fascino e l'interesse di una ricerca condotta nella complementarietà dei ruoli e nella convergenza comune dello sguardo puntato sul medesimo oggetto dell'umano nel suo farsi vita.
I materiali qui pubblicati si organizzano lungo due direttrici fondamentali, che potrebbero essere disposti come su due assi ortogonali. Il primo considera gli estremi della vita, il nascere e il morire, quali termini imprescindibili per un qualsiasi orientamento nell'esistenza. Il secondo asse entra nel merito di alcuni punti nodali che caratterizzano la vita nel suo accadimento e nell'articolazione dell'esperienza comune. Tali sono la famiglia e il lavoro, ma anche, per il tempo presente, l'etica dei consumi, l'etica ambientale e la bioetica al confronto con le forme della fragilità della vita nell'età della senescenza.
Si tratta di un discorso a più voci, in cui la stessa struttura del convegno viene rispettata nella sequenza dei singoli contributi e delle repliche che di volta in volta un filosofo offre a uno psicologo oppure, viceversa, uno psicologo offre a un filosofo.
Alberto Peratoner , dottore in Filosofia, Università Ca' Foscari di Venezia.
Alberto Zatti , ricercatore di Psicologia generale all'Università Ca' Foscari di Venezia.