Nel volume ci s'interroga sul ruolo assunto dai servizi nella città contemporanea e sul tipo di strumento urbanistico più opportuno a programmarli, questione tornata prepotentemente d'attualità col nuovo istituto del Piano dei servizi lombardo.
Il lavoro è diviso in tre parti, dedicate (I) ai problemi in campo, (II) a un'esperienza specifica, (III) ad alcune prospettive aperte.
Nella prima parte, assumendo che la questione dei servizi rappresenti un problema rimasto troppo a lungo irrisolto e che vada oggi affrontato in termini flessibili, dedicati, locali, ci si chiede se ciò debba avvenire attraverso un ennesimo "piano di settore" oppure grazie a forme innovative di "preliminare di piano", che esplorino la condizione urbana alla luce sia degli enormi fabbisogni arretrati e insorgenti di servizi, sia dell'affermazione crescente del principio di sussidiarietà, sia, infine, delle ragioni ambientali.
Nella seconda parte si considerano alcune attività urbanistiche condotte a Lumezzane, celebre comune manifatturiero bresciano e contesto particolarmente problematico, convinti che la funzione pubblica - lungi dall'uscire di scena - debba invece assumere oggi un ruolo più incisivo: anche in questo frangente, il problema non è infatti tanto (ovviamente) se il "pubblico" debba esistere o meno, ma quali debbano essere i suoi compiti specifici e le sue responsabilità precipue.
Nella terza parte la questione dei servizi è compresa nella più ampia problematica ambientale, affinché riceva l'attenzione necessaria per tornare a rappresentare il centro di un governo territoriale in cui giochino temi come la conservazione delle risorse fisiche e del patrimonio naturale in uno spazio urbano-agricolo sostenibile (dove la sostenibilità sia intesa, fuori da tanta retorica corrente, come concreta responsabilità morale delle generazioni presenti per quelle future): l'occasione è la Lr. lombarda 1/2001 ("Disciplina dei mutamenti di destinazione d'uso di immobili e norme per la dotazione di aree per attrezzature pubbliche e di uso pubblico"), lo strumento è il nuovo istituto del piano dei servizi, la prospettiva è la riforma urbanistica regionale, l'obiettivo è riconciliare l'individuo con la dimensione dell'ambiente.
Pier Luigi Paolillo (Politecnico di Milano) ha pubblicato, tra gli altri, Territorio sistema complesso (Angeli, 1993); Spazi agricoli a Cusago (Angeli, 1995); Il programma di Diana (De Agostini, 1995); La fatica del piano (Angeli, 1997); Rendiconti d'area vasta (Giuffré, 1999); Terre lombarde (Giuffrè, 2000); Climi e suoli lombardi (Rubbettino, 2001); La rilevanza ambientale del parametro suolo (Angeli, 2002).
Stefano Moroni (Politecnico di Milano) ha pubblicato Territorio e giustizia distributiva (Angeli, 1994); Etica e territorio (Angeli, 1997); Urbanistica e regolazione: la dimensione normativa della pianificazione territoriale (Angeli, 1999); Pianificazione del territorio: ragioni, bisogni, responsabilità (CittàStudi, 2001); è inoltre co-autore di Urbanistica e analisi delle politiche (Angeli, 1996).