L'indagine di cui presentiamo i principali risultati ha avuto origine dall'esigenza di approfondire le conseguenze di un'utilizzazione generalizzata dell'e-learning in ambito formativo e lavorativo, ponendosi come un contributo alla definizione dei caratteri, degli obiettivi e delle metodologie che contraddistinguono l'apprendimento elettronico in un momento in cui si verifica una sua progressiva e inarrestabile diffusione, soprattutto in seguito all'affermarsi della banda larga che sta facilitando enormemente l'accesso a internet. Anche il variegato mondo della formazione professionale e della scuola è interessato ai processi di cambiamento in atto, sia perché ha bisogno di attrezzarsi adeguatamente per dare una risposta alle richieste di nuove competenze provenienti dal mondo del lavoro, con particolare riferimento a quelle di base relative all'uso delle TIC, sia perché esso stesso ha l'esigenza di rafforzarsi sul piano culturale per far fronte alle nuove sfide, in modo particolare quella del life long learning .
Lo studio ha preso in esame le più importanti questioni che l'uso dell'e-learning pone, formulando i seguenti obiettivi conoscitivi prioritari: esame delle principali problematiche inerenti alla società dell'informazione, con particolare riferimento all'emergenza dell'e-learning; collocazione dell'apprendimento elettronico nell'ambito della letteratura socio-psico-pedagogica; individuazione e definizione dei principali modelli di e-learning e delle pratiche (attori, assetti organizzativi, culture) esistenti nella formazione professionale, nella formazione continua e aziendale, nel lavoro e nella scuola; descrizione dei siti più interessanti che sono reperibili nella rete; analisi comparativa delle diverse tipologie di e-learning.
Paolo Botta , ricercatore presso l'Isfol, ha svolto studi e ricerche sulla condizione giovanile, sulle problematiche relative alla transizione dalla scuola al lavoro, sulle politiche formative e sul partenariato formativo.