Il quarto occhio

Enrico Escher

Il quarto occhio

Vol. I. Sociologia, storia, ermeneutica del linguaggio del cinema

Edizione a stampa

29,50

Pagine: 288

ISBN: 9788846473875

Edizione: 1a edizione 2006

Codice editore: 244.1.13

Disponibilità: Discreta

Si parla spesso, oggi, di una "nuova civiltà delle immagini" ed è risaputo che molte informazioni del nostro tempo sono veicolate da segni iconici: la fotografia, il cinema, la televisione, i fumetti, i cartelloni, colpiscono continuamente la nostra mente con la loro suggestione. Nell'immagine ciò che si rappresenta è insieme ciò che si vede e ciò che si sa: la cosa rappresentata, per poter essere adeguatamente riconosciuta, fa sempre appello alla cultura del fruitore ed è da questa mediata.
L'immagine, dunque, non duplica esattamente le cose che rappresenta; essa è pensiero visivo indipendente dalle sequenze lineari proprie delle strutture cognitive ed espressive del linguaggio verbale; per lo stesso motivo non è un autoenunciato del mondo, ma uno specchio ambiguo che va decifrato nei suoi segni significanti, correlati al contesto socio culturale che li esprime. Qualcosa in bilico tra imitazione, traccia e convenzione ( M. Joly).
Questa immagine - vista ed elaborata da un lato e, dall'altro, recepita da un "quarto occhio" che, al contempo, è quello delle telecamere e dello spettatore - è la storia stessa di un viaggio nel quale noi, "nomadi senza patria nel villaggio globale" viviamo un secolo contraddittorio, lacerato, in cui il trionfo della razionalità si lega allo "sfibramento" dell'io e al suo depotenziamento; il progressivo rifugio nella tecnologia al risveglio di un nuovo desiderio di metafisica e di assoluti.
Alla costruzione di questa immagine, di queste immagini, il cinema partecipa col suo linguaggio, costituito dalle dinamiche che entrano in gioco nell'atto del vedere e del lasciarsi vedere, in uno scambio, che è "una danza d'altri tempi tra due saperi che si corteggiano reciprocamente".

Enrico Escher, giornalista professionista. Ha ideato e coordinato "NewspaperGame", un'iniziativa di Nie (Newspaper in educational) rivolta al mondo della scuola. Insegna "Comunicazione, televisione e new media" e "Sistemi informativi europei" nella Facoltà di Lingue e letteratura straniere e "Cinema, fotografia, televisione" in quella di Scienze della formazione delTl'Università di Catania, Tecniche dell'informazione e dei mass media alla "Scuola interuniversitaria siciliana di specializzazione per l'insegnamento nella scuola secondaria". Collabora con riviste quali "Segni e comprensione", "Il Protagora", "Idee", gli "Annali" della Facoltà di Scienze della formazione. Con Franco Angeli ha pubblicato La visibilità mediata del potere, giunto alla seconda ristampa.


Premessa. L'informatizzazione della società e la trasformazione dei saperi
(Lingua Linguaggio Segno; I media "pieni"; Le teorie sugli effetti delle comunicazioni di massa)
Il cinema e la sua legittimazione
(Il cinema e i suoi percorsi storici e culturali; L'acquisizione del film come fatto artistico; La ricerca di uno statuto semiotico; Analisi filmica e storia sociale)
Il cinema e le scienze umane
(Il cinema come racconto dell'immagine; L'incontro tra cinema e le scienze della cultura)
La tecnica dell'immaginario
(Il cinema tra realtà e mimesis; Platone e Heidegger insegnano; Il cinema e il suo doppio; Il film dalla parte di chi lo fa; Il film dalla parte di chi lo guarda)
Indice delle opere citata
Indice dei nomi.

Contributi:

Collana: La cultura della comunicazione

Argomenti: Cinema

Livello: Studi, ricerche

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