Adozione o affido?
Quante volte, nella mente degli operatori socio-sanitari e della giustizia, è rimbalzato questo interrogativo a fronte di situazioni multiproblematiche e quante volte inoltre nel percorso di conoscenza la lettura degli stessi dati poteva far propendere a favore di una situazione o dell'altra a seconda che si ponesse l'attenzione sugli adulti o sui minori.
D'altra parte il fatto che questo dilemma davvero sia sentito e che perduri in genere per lungo tempo fa pensare che le dinamiche di fondo da comprendere siano sostanzialmente le medesime e che proprio per questo prendere decisioni sia così difficile.
Infatti la ricerca mostra come adozione e affido, che hanno ricadute diverse sul piano operativo e conseguenze diverse per i soggetti coinvolti, siano attraversati da problematiche intrapsichiche e relazionali simili quali il "gioco della doppia famiglia" e le strutture mentali, relazionali e intergenerazionali dell'"attaccamento-separazione".
E' in questa prospettiva che recupera spessore e complessità il percorso conoscitivo e decisionale entro il quale sono chiamati ad operare in modo integrato specialisti appartenenti alle aree dei servizi socio-sanitari, psicosociali, della giustizia minorile, della ricerca universitaria.
Può allora diventare fondamentale inoltre domandarsi quale sarà l'impatto del vissuto di una doppia famiglia che naturalmente assumerà significati molto diversi nel caso di un'adozione o di un affido.
Il testo ha l'obiettivo di presentare una particolare ottica di lettura capace di orientare i quadri socio-culturali generalmente utilizzati; di influenzare lo stile di osservazione e i modi di selezione e acquisizione di informazioni critiche talvolta non valorizzate; di suggerire percorsi di comprensione meno stereotipati delle situazioni multiproblematiche affrontate.
Livia Saviane Kaneklin, psicologa, psicodiagnosta, psicoterapeuta. Ha sviluppato una ventennale esperienza nei servizi pubblici sia dell'età evolutiva sia dell'età adulta. Si è occupata anche di affidamento familiare a livello di ricerca, di pubblicazioni e di formazione degli operatori. L'orientamento culturale e l'obiettivo delle attività svolte nell'arco degli ultimi dieci anni è stato quello di lavorare per lo sviluppo della professionalità degli operatori psicosociali: sia presso la SlPs, ove è stata Delegato Nazionale della Divisione Clinica; sia all'interno di altre associazioni promuovendo numerose iniziative di pubblico dibattito e di formazione. Attualmente svolge attività privata di psicodiagnosi e psicoterapia di adolescenti e adulti a Milano. Docente di psicologia dinamica all'Università Cattolica di Brescia, è, tra l'altro curatore e autore di diversi volumi.