LIBRI DI GIOVANNI ROTA

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Giovanni Rota

Dialogo su croce

RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA

Fascicolo: 4 / 2006

Giovanni Rota

Un filosofo razzista. Note su Evola

RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA

Fascicolo: 3 / 2003

La prima parte dello studio analizza il razzismo spiritualistico di Julius Evola, maturato negli anni Trenta e confluito in due volumi intitolati Il mito del sangue (1937) e Sintesi di dottrina della razza (1941). Nella formulazione delle sue teorie, Evola si muove in continuità con la tradizione razzistica occidentale. La seconda parte è una rassegna delle principali linee interpretative su Evola, da sempre influenzate da uno scritto autobiografico dello stesso filosofo, Il cammino del cinabro, e dalla fama sinistra a lui legata. Lo scritto si conclude con alcune considerazioni sul periodo speculativo evoliano, fortemente dipendente dall’attualismo ed espresso nei volumi degli anni Venti (Saggi sull’idealismo magico, Teoria dell’individuo assoluto e Fenomenologia dell’individuo assoluto).

Giovanni Rota

Profilo filosofico di Giuseppe Gangale

RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA

Fascicolo: 3 / 2001

Lo studio presenta la vicenda filosofica del giornalista calabrese Giuseppe Gangale (1898-1978), un protestante che operò in Italia tra il 1922 e il 1934 dirigendo dapprima il settimanale «Conscientia», edito dalla Scuola Teologica Battista di Roma, e in un secondo tempo la casa editrice Doxa, alla quale collaborarono personaggi come Adriano Tilgher, Antonio Banfi, Giovanni Miegge e Carlo Antoni. Gangale sostenne dapprima un’interpretazione teologica del sistema hegeliano (l’Idea come riproposizione in chiave speculativa del Dio di Calvino) in polemica con le coeve interpretazioni di Croce e Gentile; in seguito, aperto agli stimoli provenienti da Barth, Troeltsch, Spengler, ecc., Gangale tentò la formulazione di una teologia sostanzialmente irrazionalistica che ebbe la sua espressione più rilevante in Il Dio straniero (1932). Le altre sue più importanti opere furono: Rivoluzione protestante (edito da Piero Gobetti nel 1925), Apocalissi della cultura (1928) e Revival (1929). Nel 1934, Gangale lasciò l’Italia e il lavoro filosofico per dedicarsi a studi di carattere linguistico.