LIBRI DI MARGHERITA SPAGNUOLO LOBB

La ricerca ha estratto dal catalogo 122 titoli

Margherita Spagnuolo Lobb, Febronia Riggio, Claudia Savia Guerrera, Federica Sciacca

L’intuito del terapeuta. Uno studio gestaltico sull’estetica della situazione terapeutica

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 3 / 2023

L’articolo presenta una serie di studi sull’intuito del terapeuta da una prospettiva fenomenologica, estetica e di campo. Sin dalla descrizione freudiana del contro-trasfert, il ruolo degli psicoterapeuti nel processo di gestione del campo emotivo relazionale è stato riconosciuto come fondamentale. Un’evoluzione contemporanea del concetto di sensibilità intersoggettiva, sviluppata all’interno dell’approccio terapeutico gestaltico, riguarda la Conoscenza Relazionale Estetica, qui definita come “la modalità attraverso cui il terapeuta utilizza i propri sensi per comprendere l’esperienza attuale del paziente attraverso l’empatia incarnata e la risonanza”. Vengono descritti tre studi su questo costrutto, che hanno sviluppato e validato una scala per descrivere l’intuito del terapeuta in questa specifica prospettiva, i cui fattori chiave sono la risonanza, la consapevolezza corporea e l’empatia. I risultati suggeriscono implicazioni significative per la formazione degli psicoterapeuti e per la supervisione, evidenziando l’importanza del lavoro sui processi corporei e della capacità relazionale estetica nel lavoro con i pazienti.

Attraversando la linea evolutiva delle pubblicazioni di Erving Polster, uno degli psicotera-peuti più stimati in campo mondiale e uno degli autori più significativi della Gestalt Therapy, emerge come nei suoi scritti abbia girato attorno ad alcuni concetti fondamentali facendone ve-nir fuori aspetti sempre nuovi, che potrebbero essere riassunti in tre: il fascino, il now-fo next e i life focus groups. La curiosità estetica, l’interesse, il fascino, verso le relazioni umane che lo ha sempre caratterizzato dà forza, in questa sua pubblicazione di cui l’articolo è la postfazione, a una prospettiva nuova, che rappresenta un passaggio epistemologico necessario in un mondo in cui una pandemia ci ha fatto capire quanto siamo biologicamente interconnessi e quanto nes-suno può salvarsi da solo: il cambiamento è generato dalla possibilità di sentire la magia dello stare insieme, dall’incanto che si crea tra le persone unite da un’esperienza comune.

Laura Parolin, Santo Di Nuovo, Paolo Migone, Margherita Spagnuolo Lobb, Silvia Tosi

Il burnout del terapeuta: formazione, politiche professionali e ricerca come strumenti di prevenzione

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2023

L’obiettivo di questo articolo è quello di aprire una riflessione su quali competenze sono necessarie per poter stare vicino, a livello professionale, alla sofferenza umana. La condizione esistenziale e sociale delle persone oggi appare sempre più traumatica, così da richiedere mag-giori abilità cliniche ed emotive agli operatori della salute mentale, esposti ad un elevato rischio di burnout. La curatrice dell’articolo, in collaborazione con i colleghi del comitato editoriale, ha stimo-lato questa riflessione ponendo alcune domande in merito a come formare professionisti psico-terapeuti con un ground solido, con competenze specifiche che la formazione in psicoterapia deve sostenere, per poter accompagnare i pazienti attraverso la sofferenza. Si tratta di compe-tenze specifiche che differenziano questa da rispetto ad altre formazioni affini. Gli autori intervistati, tutti importanti esponenti della nostra professione inseriti in contesti significativi e strategici, hanno dato il loro contributo aiutandoci a trovare delle coordinate all’interno di questa complessità.

Albino Macaluso Mercurio

Fenomenologia del sé e relazione terapeutica

Individuo e campo nell'approccio gestaltico

Grazie alla teoria del sé, presentata nel libro fondante della Gestalt, Gestalt Therapy (1951), è possibile integrare sul piano teorico e clinico la prospettiva relazionale, o di campo, affermatasi negli ultimi decenni, con la classica prospettiva centrata sull’individuo. Attraverso i vari capitoli del libro, l’autore mostra come tale integrazione si possa realizzare, esponendo le caratteristiche e le implicazioni cliniche del sé, inteso nella sua modalità totale e spontanea e nelle sue principali modalità parziali.

cod. 1252.2.9

Gianni Francesetti

Attacchi di panico e postmodernità

La psicoterapia della Gestalt tra clinica e società

Perché gli attacchi di panico sono oggi così diffusi? Che rapporto c’è fra questo sintomo e la società attuale? Quale novità propone la psicoterapia della Gestalt per affrontarli e risolverli? Questo libro vuole fornire una risposta a tali domande, offrendo, attraverso il contributo di diversi autori dell’Istituto di Gestalt – H.C.C., una lettura originale del contesto culturale e clinico dal quale emerge questo disturbo e proponendo prospettive inedite in termini teorici e d’intervento terapeutico

cod. 1252.8

Margherita Spagnuolo Lobb

Il now-for-next in psicoterapia

La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna

Attraverso il racconto di alcuni casi clinici, l’autrice conduce il lettore in un percorso di comprensione dell’approccio gestaltico, focalizzato sul desiderio di contatto che anima il disagio relazionale, sul processo che ne rivela la “musica”. Il terapeuta sta nel qui-e-ora, ma sostiene il now-for-next, l’energia di contatto che, in ogni sofferenza, chiede di svilupparsi con spontaneità: nella coppia, nella famiglia e nei gruppi.

cod. 1252.2

Tatiana Pagano, Maria Luisa Salamone, Serena Iacono Isidoro, Margherita Spagnuolo Lobb

Studio pilota sugli adolescenti all’era del Covid-19: esiti di un intervento di gruppo online di psicoterapia della Gestalt per migliorare il benessere relazionale

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2022

L’articolo propone uno studio pilota volto a descrivere come, attraverso un intervento di tipo gestaltico (10 incontri di gruppo online), si possa sostenere il benessere relazionale degli adolescenti in un’epoca contraddistinta dal distanziamento sociale a causa del Covid-19. Due gruppi (64 partecipanti), divisi a loro volta in gruppo di controllo e gruppo sperimentale, sono stati sottoposti ad una valutazione pre e post-intervento al fine di misurare empatia, risonanza, consapevolezza corporea, ansia e depressione. Dal confronto fra i gruppi di controllo e i grup-pi sperimentali è emerso un decremento di ansia e depressione ed un incremento di empatia, risonanza e consapevolezza corporea nel gruppo partecipante agli incontri online, a conferma dell’efficacia dell’intervento eseguito.

Margherita Spagnuolo Lobb, Federica Sciacca, Andrea Roberta Di Rosa, Michela Mazzone

Attivazione corporea ed emotiva nel dolore: un ponte tra le neuroscienze e la terapia della Gestalt per comprendere il desiderio di aiuto del terapeuta

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2022

L’attivazione corporea ed emotiva di fronte al dolore è stata collegata al desiderio di aiutare l’altro. Basandosi su precedenti ricerche di neuroestetica, e sul concetto di Conoscenza Relazionale Estetica nel quadro della terapia della Gestalt, la ricerca ha indagato le reazioni di 29 individui di fronte a immagini di dolore e sentimenti neutri, in rappresentazioni artistiche e in foto di attori. Gli individui sono stati testati con SCL-90-R, MAIA e IRI. I risultati confermano l’ipotesi che il desiderio di aiutare è connesso con l’attivazione corporea-emozionale, con la capacità di sentire il proprio corpo e tuttavia tenere l’emozione dell’altro. L’attivazione corporeo-emotiva è stata mostrata solo nella rappresentazione artistica del dolore. Una possibile spiegazione è che il "movimento" che attiva una persona di fronte al dolore è meglio espresso nelle immagini artistiche.

Peter Mortola

Il Metodo Oaklander

La psicoterapia della Gestalt attraverso il gioco

Questo libro racconta la Gestalt Play Therapy, l’approccio di Violet Oaklander alla psicoterapia con bambini e adolescenti e al training formativo per adulti, approccio che per anni ha proposto a Santa Barbara, in California. Un testo – già tradotto in coreano, tedesco, spagnolo e rumeno – rivolto a chiunque sia interessato al lavoro evolutivo in contesti educativi, terapeutici o di sostegno.

cod. 1252.2.8

Margherita Spagnuolo Lobb, Pietro A. Cavaleri

Psicopatologia della situazione

La psicoterapia della Gestalt nei campi clinici delle relazioni umane

A distanza di settant’anni dalla fondazione della psicoterapia della Gestalt, questo libro risponde agli interrogativi clinici innescati dalla pandemia, proponendo il paradigma della “situazione”. Il testo getta uno sguardo di campo sulle situazioni cliniche in cui lo psicoterapeuta è chiamato a intervenire e propone strumenti fenomenologici ed estetici che considerano l’esperienza di tutti i soggetti coinvolti, incluso il terapeuta.

cod. 1252.2.7

Frederick Perls

L'Io, la fame, l'aggressività

L'opera di uno psicoanalista eretico che vide in anticipo i limiti fondamentali dell'opera di Freud

cod. 1252.3

Bernd Bocian

Fritz Perls a Berlino 1893-1933

Espressionismo, psicoanalisi, ebraismo

Un illuminante lavoro sulla biografia di Fritz Perls, uno dei capostipiti della terapia della Gestalt. “La lettura di tutto il libro è straordinariamente avvincente, ed è un bell’esempio per una storia della psicoterapia che non perde mai di vista le circostanze sociali” (Tom Levold, Systemagazin.de).

cod. 1252.1

Camillo Loriedo, Farida Acri

Il setting in psicoterapia

Lo scenario dell'incontro terapeutico nei differenti modelli clinici di intervento

Rivolto sia a quanti stanno per iniziare l’attività di psicoterapeuti sia al professionista, il volume propone una panoramica ampia e autorevole della pratica psicoterapeutica in Italia ed esplora tematiche delicate e cruciali, dalle limitazioni della relazione terapeutica alla libertà di espressione emotiva all’interno del contesto terapeutico.

cod. 1143.25

Partendo dalle esperienze sociali che hanno fatto da sfondo alla pandemia, sono descritte alcune delle dimensioni relazionali che sono venute in figura oggi. L’autrice sostiene la neces-sità di fare evolvere i valori delle psicoterapie umanistiche, dal sostegno al potenziale indivi-duale alla costruzione di un senso di "essere-con" l’altro, abbracciando una prospettiva più relazionale. Propone di guardare al paradigma della reciprocità, applicato attraverso un approc-cio estetico e ispirato all’ermeneutica gestaltica (fenomenologica e di campo), e presenta la Co-noscenza Relazionale Estetica (Spagnuolo Lobb, 2017a) come un mezzo per lavorare sulla sof-ferenza del paziente in modo contestualizzato, considerando la risonanza del terapeuta come parte del campo esperienziale che si crea nel setting terapeutico. Questo nuovo valore umanistico può essere realizzato concentrandosi sulla "danza" della reciprocità tra terapeuta e paziente (un modello in fase di ricerca che considera le reciproche percezioni e reazioni alle percezio-ni dell’altro, sostenute dalla vitalità che ciascuno pone nell’essere-con l’altro). In questo modo, il cambiamento terapeutico può includere sia esperienze in figura che dello sfondo. Una conse-guenza di questo nuovo valore è una svolta nella posizione etica dello psicoterapeuta: da uno sforzo narcisistico di essere un "buon terapeuta" ad un atteggiamento estetico che non nega i limiti e mette in primo piano la presenza dell’altro. Una conseguenza importante per i terapeuti è quella di prendersi cura di se stessi per essere in grado di affrontare il trauma della pandemia, cosa che si realizza anche attraverso un dialogo costante nella comunità professionale.