Beauty Report 2013.

Ermeneia

Beauty Report 2013.

Quarto Rapporto sul valore dell'industria cosmetica in Italia

Il Quarto Rapporto sul valore dell’industria cosmetica in Italia presenta un settore che è più forte di quanto normalmente appare, essendo integrato in una “filiera della bellezza” che, oltre alle aziende industriali, comprende acconciatori e centri estetici, profumerie ed erboristerie, farmacie e parafarmacie, per un totale di più di 200 mila addetti.

Printed Edition

30.00

Pages: 288

ISBN: 9788820434052

Edition: 1a edizione 2013

Publisher code: 1820.261

Availability: Buona

Pages: 288

ISBN: 9788820458980

Edizione:1a edizione 2013

Publisher code: 1820.261

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Format: PDF con DRM for Digital Editions

Info about e-books

Ormai per la quarta volta il Beauty Report/2013 conferma il consueto appuntamento annuale di analisi e di interpretazione del settore cosmetico italiano su iniziativa di Cosmetica Italia - associazione nazionale imprese cosmetiche - e realizzato dalla società Ermeneia - Studi & Strategie di Sistema di Roma.
Permane l'obiettivo di fondo che è quello di presentare alle istituzioni, agli operatori, ai media e all'opinione pubblica un settore sovente sottostimato, mentre esso risulta collocato al centro di una lunga filiera che comprende più di 200 mila addetti e che ha fatturato nel 2012 più di 9 miliardi di euro.
Il Beauty Report/2013 comprende l'annuale check-up delle imprese industriali cosmetiche, le quali hanno mostrato nel 2012 una capacità di tenuta malgrado la crisi sul piano dell'andamento del fatturato (+0,9%) e dell'export (+7,0%), pur in presenza di una contrazione dei consumi, specialmente in alcuni canali, che ha portato ad una diminuzione media del -1,8%.
Vicino al check-up sono state effettuate due ulteriori analisi specifiche. La prima ha posto l'attenzione su un ulteriore anello importante della filiera cosmetica dopo quelli considerati nei due anni precedenti (l'acconciatura e la farmacia): quello delle profumerie. Attraverso un apposito questionario si è registrato l'impatto della crisi, il ruolo attuale e quello di prospettiva delle profumerie stesse che nel 2012 hanno avvertito più di altri canali le conseguenze dell'attuale situazione economica. La seconda analisi è stata rivolta ai consumatori sia per verificare l'evoluzione degli atteggiamenti e dei comportamenti di spesa, i quali riescono a mantenere uno "zoccolo" di aciclicità anche se lievemente "limato" dalla serietà della crisi in corso sia per esplorare il rapporto dei consumatori con la Profumeria, canale tutt'ora importante per la vendita dei prodotti cosmetici (2,2 su 9,6 miliardi di euro in totale nel 2012).
Nell'insieme si può affermare che il settore, tradizionalmente meglio posizionato rispetto ad altri nei confronti della crisi, ha cominciato ad avvertire un po' più quest'ultima, pur mantenendo intatta la propensione degli imprenditori a reagire e ad innovare con continuità, che da sempre li caratterizza.

Ermeneia - Studi & Strategie di Sistema è una società di consulenza e di ricerca, che opera per conto delle imprese, dei soggetti della rappresentanza economica e sociale e delle istituzioni, sia a livello nazionale che locale. Si occupa con particolare attenzione dello sviluppo delle aziende e dei territori, nonché dell'evoluzione dei sistemi associativi.
Cosmetica Italia - associazione nazionale imprese cosmetiche, fondata nel 1967 con il nome di UNIPRO (Unione nazionale industrie di profumeria, cosmesi, saponi da toeletta e affini), fa parte di Federchimica (Confindustria) e di Cosmetics Europe (l'associazione europea dell'industria cosmetica). Con circa 500 associati che coprono più del 95% del fatturato complessivo e che producono e commercializzano i prodotti cosmetici, rappresenta le imprese italiane del settore, il quale supera i 9 miliardi di euro di fatturato nel 2012, occupando 33.000 risorse tra addetti diretti e dell'indotto, ma coinvolgendo in realtà più di 200.000 persone qualora si consideri l'intera filiera della cosmetica.



Fabio Rossello, Presentazione
Introduzione. L'incorporazione in positivo di una crisi lunga
(Un'alterità da analizzare con attenzione; Una buona tenuta, accompagnata da qualche dinamica rallentata; La necessità di presidiare un settore che può crescere significativamente)
Parte I. I fenomeni-chiave del settore
Gli effetti di una crisi lunga
(L'evoluzione frenata dei "fondamentali"; L'attenuarsi del dinamismo nei comportamenti di impresa; Il rafforzamento della divaricazione tra le imprese)
Il permanere di una reattività di fondo del sistema
(I comportamenti di aciclicità "corretta" dei consumatori; La tenuta anticiclica delle imprese)
Il valore consolidato della filiera
(Una risorsa fondamentale da manutenere; Le due prospettive di lettura del canale Profumeria)
Parte II. Il check-up annuale delle imprese cosmetiche
Il punto sull'incorporazione della crisi
(Il permanere di una percezione divaricata dell'impatto; La registrazione degli effetti di una crisi lunga; Una tendenza verso la polarizzazione dei "fondamentali")
Una tenuta di fondo con qualche indebolimento
(Meno stabilizzazione e più differenziazione nelle dinamiche occupazionali; Una spinta sempre positiva verso gli investimenti, anche se con qualche prudenza in più; La reazione dei clienti sul piano dei comportamenti; Il diverso impatto della crisi sulle aziende; L'individuazione dei problemi-chiave e le relative strategie adottate; La scelta di incorporare "in alto" la crisi; Un'attenzione particolare in favore dell'internazionalizzazione e della collaborazione tra imprese; La valutazione del canale Profumeria)
L'approfondimento dell'anno: l'apertura verso l'ecommerce
(Una propensione significativamente positiva; La percezione di un canale aggiuntivo con cui confrontarsi; Una discreta consapevolezza delle condizioni di successo)
Alcune proposte per valorizzare il settore
(Il sostegno della competitività delle imprese da parte dei soggetti pubblici; Il sostegno della competitività delle imprese da parte delle associazioni di rappresentanza)
Parte III. L'approfondimento del canale profumeria
L'impatto della crisi
(Un effetto che si rafforza nel tempo; Un andamento differenziato a seconda della tipologia di prodotto; Un 2013 previsto in peggioramento)
Il ruolo attuale e quello potenziale della profumeria
(Il rischio dell'indebolimento progressivo del canale; Le ragioni della forza e quelle della debolezza)
L'importanza di trovare un posizionamento più incisivo
(Il riconoscimento della crescita del cliente; La necessità di far evolvere le strategie di azienda)
Parte IV. L'evoluzione dei comportamenti di consumo nel campo della cosmetica
Lo sforzo di far convivere meno spesa con difesa del proprio benessere
(I segnali di una crescente polarizzazione dei consumi; La costante presenza di uno "zoccolo" di anelasticità dei comportamenti di acquisto)
Il confronto competitivo delle profumerie con la molteplicità dei luoghi di offerta
(Un canale frequentato da poco meno di 4 italiani su 10; Le ragioni del non utilizzo delle profumerie da parte dei consumatori; Le condizioni per acquistare volentieri i prodotti cosmetici nelle profumerie)
Parte V. Il settore in cifre
L'evoluzione della struttura produttiva
L'andamento dei consumi
La produzione e l'export
Gli investimenti pubblicitari
La dimensione internazionale
Allegati
La metodologia utilizzata
Le tabelle di dettaglio del check-up delle imprese
Le tabelle di dettaglio dell'indagine sulle profumerie
Le tabelle di dettaglio dell'indagine sui consumatori.

Contributors: Fabio Rossello

Serie: Università: economia

Subjects: Economy and Business Studies - Economic Sociology, Sociology of Work and Organizations

Level: Scholarly Research

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