Atlante delle grandi esposizioni universali.

Luca Massidda

Atlante delle grandi esposizioni universali.

Storia e geografia del medium espositivo

Il volume tenta di individuare le condizioni che stanno determinando un rinnovato interesse nei confronti di quel fantasmagorico residuo di moderno che sono le Esposizioni Universali in un panorama sociale, economico, urbanistico e mediale radicalmente altro: quello della Società dell’Informazione. Quale può essere il ruolo delle Esposizioni Universali in una società che ha fatto dell’informazionalismo il suo modo di sviluppo?

Edizione a stampa

24,50

Pagine: 192

ISBN: 9788856841411

Edizione: 1a edizione 2011

Codice editore: 452.2

Disponibilità: Esaurito

Pagine: 192

ISBN: 9788856871456

Edizione:1a edizione 2011

Codice editore: 452.2

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Londra 1851: sotto le volte trasparenti del Crystal Palace la Regina Vittoria presenta al primo grande pubblico di massa della storia i traguardi raggiunti dal mondo sotto la guida disciplinata dell'imperialismo britannico.
Shanghai 2010: nei padiglioni di un'expo che promette al mondo una città e una vita migliori la Repubblica Popolare Cinese mette in mostra le sue credenziali come nuovo agente dominante del capitalismo mondiale.
Sono passati più di centocinquanta anni e il Capitale nuovamente sceglie il più moderno dei palcoscenici per presentare al mondo il suo volto più spettacolare. Tutti i valori, i simboli, le forme che le avevano viste nascere sono andati perduti, e nonostante questo le grandi esposizioni universali continuano a funzionare.
Come è possibile? Come possono questi moderni dispositivi spettacolari ritrovare un senso nel momento in cui tutte le strutture - e le sovrastrutture - del mondo che li aveva generati sembrano essere definitivamente crollate?
Per rispondere a queste domande è necessario ricostruire puntualmente la storia del medium espositivo: le condizioni industriali della sua nascita, le cause televisive e postmoderne della sua crisi, le ragioni informazionali della sua rinascita.
Tre momenti fondamentali, tre stagioni nella storia delle grandi esposizioni universali che qui vengono osservate a partire da tre punti di vista diversi, quello strutturale del sistema economico, quello sovrastrutturale del sistema dei media, quello in rete del sistema urbano.

Luca Massidda è dottore di ricerca in Comunicazione e nuove tecnologie presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano. Ha curato, insieme a Valeria Giordano, Dicotomie del moderno (Liguori, 2010).



Introduzione. Fantasmagorie di ritorno
Struttura. Quale capitale per le grandi esposizioni universali?
(1851-1900: Il monopolio imperfetto; Dal bipolarismo made in Usa (1900-1950) al triumvirato globale (1950-2000; C'era una volta la grande esposizione universale: una storia capitalista; L'Impero dopo l'imperialismo)
Sovrastruttura. Chi ha ucciso l'expo?
(Indagine preliminare: l'anamnesi della vittima; I soliti sospetti?; Sospettato numero uno: il cinema; Sospettato numero due: la televisione; Lo squalo e il pesce pilota. Frammenti di biologia mediale)
Rete. Le grandi esposizioni universali nella Network Society
(Il ritorno sulle scene: l'ultima replica o un nuovo spettacolo?; Esposizioni e Società in rete; L'esposizione come antipsicotico sociale; Esposizioni e Città globali)
Conlusioni. Tracce informazionali di modernità
Bibliografia.

Collana: Emoticon-Segni Passaggi Territori

Argomenti: Comunicazione d'impresa e pubblicità - Web e new media - Arte, cultura e spettacolo

Livello: Studi, ricerche - Textbook, strumenti didattici

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