Decorazione interculturale fra design e architettura

Alessandra Chalmers, Francesca Lanz

Decorazione interculturale fra design e architettura

Il volume si interroga sugli effetti del rapporto fra identità culturale e contemporaneità nel progetto dello spazio architettonico, partendo da un particolare, la decorazione, strumento privilegiato dell’espressività dell’uomo. Il tema permette una riflessione sul significato e sul valore della parola identità e tradizione nell’architettura, in particolare rispetto agli scenari contemporanei, nei quali sembra prevalere un atteggiamento di desemantizzazione e indeterminatezza dello spazio.

Edizione a stampa

21,50

Pagine: 136

ISBN: 9788856817737

Edizione: 1a edizione 2010

Codice editore: 85.73

Disponibilità: Discreta

La situazione odierna è caratterizzata da un flusso continuo di immigrazione all'interno delle metropoli europee. Questo produce numerosi effetti di cambiamento nel modo di vivere la città stessa. Risulta quindi necessaria una riflessione che tocchi tali temi anche nel campo del progetto: questo libro si interroga proprio sugli effetti del rapporto fra identità culturale e contemporaneità nel progetto dello spazio architettonico, partendo da un particolare, la decorazione, strumento privilegiato dell'espressività dell'uomo.
Il tema proposto permette una riflessione su che cosa significhi e su quale sia il valore della parola identità e tradizione nell'architettura, in particolare rispetto agli scenari contemporanei nei quali sembra prevalere rispetto alla progettazione un atteggiamento di desemantizzazione e indeterminatezza dello spazio. Nonostante questo dato, comunque rilevante, resta nell'atteggiamento dell'uomo contemporaneo la tendenza a ricercare un'identità nel luogo che abita, sia che si guardi alla città che nella definizione dello spazio abitativo. Per molti anni l'uomo moderno ha identificato la possibilità del proprio senso di libertà attraverso una condizione nomade, quasi senza storia. Oggi invece sempre di più l'uomo comincia a prendere coscienza del fatto che per essere libero deve appartenere e che la parola abitare indica l'appartenenza ad un luogo definito e ad una tradizione. Soprattutto in architettura, non è possibile scindere il presente dalla storia passata, perché la capacità di giudizio è inevitabilmente legata alla tradizione.
L'identità quindi può essere assunta come processo, che valorizzi sia il desiderio di continua novità e trasformazione, che la necessità oggettiva per l'uomo di appartenenza e riconoscimento, esaltando le differenze senza le quali non sarebbe possibile identificare un'identità.

Alessandra Chalmers, laureata in Disegno Industriale e Dottore di Ricerca in Architettura degli Interni e Allestimento, ha collaborato come cultore della materia presso la Facoltà del Design e la Facoltà di Architettura e Società e ha svolto attività di ricerca presso il dipartimento INDACO; si occupa di allestimento, grafica e gestione di eventi culturali.
Francesca Lanz, laureata in Architettura e Dottore di Ricerca in Architettura degli Interni e Allestimento, collabora a diversi corsi alla Facoltà del Design e alle Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano ed è docente a contratto presso la Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano, dove svolge attività di ricerca sui temi dell'abitare.



Introduzione
Il ritorno della decorazione
(La decorazione nella contemporaneità; 88 progetti: analisi sistematica; Nuovi messaggi, nuovi linguaggi: l'aspetto interculturale)
Lo scenario contemporaneo
(Multiculturalismo versus interculturalità; Rappresentare l'identità: una questione di immagini)
La "società delle immagini"
(Differenti modi di guardare il mondo e rappresentarlo; Quale linguaggio per l'interculturalità?)
Immagine e decorazione nella cultura occidentale
(Rappresentazione come mimesis: radici storiche; La Rivoluzione industriale e l'orientalismo di fine secolo; La crisi della decorazione: Adolf Loos e il Movimento Moderno; La Op Art e la riscoperta del pattern; La questione decorativa dagli anni Settanta a oggi)
Immagine e decorazione nella cultura islamica
(Rimandare all'infinito: verità come ripetizione; I fondamenti della società arabo-islamica; Gli elementi decorativi)
Matrici arabe nel progetto contemporaneo. Edifici realizzati in Occidente per una committenza a maggioranza islamica
(Institut du Monde Arabe, Jean Nouvel, Parigi, 1987; Grande Moschea, Paolo Portoghesi, Roma, 1995; Dipartimento dell'arte islamica (Louvre), Mario Bellini, Parigi, 2006; Abbey Mills Islamic Centre, MYAA, Londra, 2005; Moschea, Zaha Hadid, Strasburgo, 2000)
Edifici realizzati da architetti occidentali nei paesi islamici
(High-rise office building, Jean Nouvel, Doha, 2004-2007; Opera House, Jean Nouvel, Dubai, 2005; Area Al Manhal, Edoardo Narne (Pool Engineering), Abu Dhabi, 2006; Musée d'Art Classique, Jean Nouvel, Adu Dhabi, 2008)
Ripresa di temi decorative di matrice islamica assimilate alla tradizione locale
(Abitazione privata, Lazzaroni & Pickering, Postano, 2005; Caffè Mangiarebere, Maria Grasso Canonizzo, Catania, 2006; Cafè Una, Lacaton & Vassal, Vienna, 2001)
Catalogo dei modi interpretativi
Progettare l'interculturalità
(Architettura degli interni e interculturalità; Considerazioni conclusive)
Bibliografia ragionata
Credits.

Contributi:

Collana: Serie di architettura e design

Argomenti: Disegno industriale - Design della comunicazione e arti visive

Livello: Studi, ricerche

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