La vita di ogni soggetto è intrisa di fiducia. Questa costituisce un elemento così pervasivo dell'esperienza quotidiana dei singoli, da risultare, paradossalmente, da questi non percepito. Eppure la fiducia è sia il fondamento dei rapporti interpersonali sia, anche, la condizione necessaria dell'esistenza dell'intero sistema sociale e delle istituzioni in esso presenti.
La fiducia può essere concessa, appresa, esercitata, delusa e persa. Può essere nutrita nei confronti di persone e di istituzioni, può essere riferita selettivamente ad alcuni ambiti o essere diffusiva ed estesa, può essere intensificata dal reiterarsi delle interazioni, così come da questo logorata e depotenziata.
Una ricognizione della letteratura sociologica classica rivela che la fiducia è sempre stata, in maniera più o meno esplicita, presente nelle riflessioni dei diversi autori, intesa quale condizione imprescindibile della stessa convivenza sociale.
La fiducia si offre, così, come una interessante chiave di lettura per tornare ad esplorare spazi sociali, quali la politica, l'economia e la città, che in forme diverse, intrattengono con essa un rapporto complesso e, a tratti, contraddittorio.
Un'indagine esplorativa sull'Università di Bari si presenta come l'occasione per guardare alle interferenze tra fiducia interpersonale e fiducia istituzionale, e per osservare quanto il modo di stare nell'Università degli studenti sia influenzato dal tipo di fiducia nutrito in questa.

Letizia Carrera è ricercatore di Sociologia generale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Bari. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Il futuro della memoria (Franco Angeli 2001), Viaggiare a vista (Franco Angeli 2004), ed alcuni saggi su questi stessi temi "Giovani: fiducia e partecipazione politica", "Gli intricati percorsi della responsabilità sociale di impresa".