I signori della terra

Maria Malatesta

I signori della terra

L'organizzazione degli interessi agrari padani 1860-1914

Edizione a stampa

59,00

Pagine: 416

ISBN: 9788820435813

Edizione: 1a edizione 1989

Codice editore: 912.3

Disponibilità: Fuori catalogo

All'interno della storiografia italiana mancava uno studio sulle élites agrarie in età contemporanea svolto su un ampio arco cronologico e all'interno di una dimensione non soltanto locale. Questo libro intende colmare tale lacuna analizzando le vicende dei proprietari fondiari e dei grandi affittuari dall'Unità alla prima guerra mondiale in uno spazio interregionale come quello costituito dalla Valle padana. Se l'ottica analitica dell'organizzazione della rappresentanza degli interessi avvicina I signori della terra ad alcuni filoni della storiografia nazionale ed internazionale, le sue peculiarità risiedono nell'utilizzazione del diritto in una ricerca di storia sociale e nel ricorso all'analisi comparativa nell'ambito di una monografia regionale.

La dimensione giuridica è stata evidenziata tanto all'interno dei rapporti intercorsi tra i proprietari, gli affittuari e lo stato quanto in relazione agli effetti provocati in ambito statuale dall'organizzazione degli interessi, a cui le élites agrarie fecero ricorso per ribadire la propria identità di fronte al sorgere della società industriale. La comparazione tra gli agrari padani e quelli inglesi, tedeschi e francesi non ha inteso stabilire un confronto tra diversi casi nazionali. E stata usata piuttosto come rivelatore di analogie e differenze tra i complessi rapporti esistenti tra agrari e stato in Italia e in altre nazioni europee, come strumento per cogliere al tempo stesso i limiti delle peculiarità della Padania agraria e la molteplicità delle sue componenti.

Maria Malatesta è professore associato nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna. e autore di Il Resto del Carlino. Potere politico ed economico a Bologna dal 1885 al 1922, (Milano 1978) e di Forme di sociabilità nella storiografia francese contemporanea, (Milano 1982), scritto, assieme a Giuliana Gemelli, oltre che di vari saggi sulla cultura e sui media in Italia e sull'amministrazione dell'economia.

Introduzione
1. La proprietà fondarla e la rappresentanza dell'agricoltura
1. La selezione del possesso fondiario
1.1. L'oligarchia fondiaria
1.2. La rappresentanza degli interessi economici
1.3. L'autonomia delle camere di commercio
1.4. Una rappresentanza «corporativa» per l'agricoltura
2. Società agrarie e comizi
2. 1. Il controllo della sociabilità agraria locale
2.2. L'esempio della Società agraria di Lombardia
2.3. Le resistenze al nuovo ordinamento
3. La tutela del prefetto
3.1. L'intervento sostitutivo
3.2. Una mediazione imperfetta
4. Finanziamenti e partecipazione
4.1. La statistica investigatrice
4.2. L'indagine del 1885-1887
4.3. Le responsabilità del cattivo funzionamento
5. Il modello delle camere di commercio
5.1. Il rifiuto della tassazione obbligatoria
5.2. L'esclusione del criterio elettivo
6. Dalla periferia al centro: il consiglio di agricoltura
6. 1. La composizione
6.2. Il predominio della rappresentanza territoriale
6.3. L'organizzazione degli interessi
2. Proprietari e affittuari durante la crisi agraria
1. Il sistema del grande affitto padano
1.1. Il contratto
1.2. La rappresentazione dei rapporti sociali
1.3. Proprietari e ingegneri
2. Proprietari, affittuari e stato in Inghilterra
2.1. I fattori della comparazione
2.2. Mutamenti sociali, mutamenti giuridici
2.3. La struttura di deferenza
2.4. Il tenant right inglese e irlandese
2.5. Le risposte alla crisi agraria
2.6. L'Agricoltural Holdings Act del 1883 e l'organizzazione degli affittuari
3. La crisi dell'affitto padano
3.1. «Crisi dei fittaioli» o crisi agraria?
3.2. L'andamento dei fitti
3.3. Le ripercussioni sociali
3.4. L'affitto in Emilia e in Veneto
4. L'organizzazione dei grandi affittuari lombardi
4.1. La formazione di un gruppo di interesse
4.2. La legge contesa
4.3. «Un po' troppo irlandesi»
4.4. La soluzione protezionistica
4.5. «Il cerchio dell'importanza» della legislazione inglese
3. La nuova questione contrattuale
1. Gli anni della ricomposizione
1.1. Dopo la svolta protezionistica
1.2. L'Associazione degli agricoltori lombardi
1.3. L'Unione delle banche agricole confederate: storia di un fallimento
1.4. Fittabili e ingegneri
2. Il diritto dell'affittuario
2.1. Il mutamento della congiuntura
2.2. Fittabili e «associazioni ermafrodite»
2.3. Lo statuto dell'impresa agraria
2.4. Canoni e salari
3. La controffensiva della proprietà
3.1. Lo spostamento del campo proprietario
3.2. I nuovi tecnici e il modello inglese: il diritto d'indennizzo
3.3. I risultati della commissione del 1905
3.4. Capitolati d'affitto e patti colonici
3.5. Dal minimo salario alle assicurazioni sociali
4. Il silenzio della legge
4.1. La marginalità del grande affitto lombardo
4.2. I probiviri in agricoltura: una giurisdizione mancata
4.3. Lo scambio politico
4. L'organizzazione degli interessi agrari tra stato e mercato
1. L'associazionismo economico
1. 1. La differenziazione degli interessi
1.2. La difesa della proprietà immobiliare
1.3. Dai comizi ai sindacati agricoli
1.4. li mercato e la privatizzazione degli interessi
1.5. La comparazione con la Francia
1.6. I sindacati agricoli e il problema della figura giuridica
1.7. Le assicurazioni agricole e lo stato
2 . La politica debole degli agrari emiliani
2.1. Il modello del Bund der Landwirte
2.2. Proprietari e affittuari: un accordo variabile
2.3. I tentativi interclassisti
2.4. Resistenza locale e «grande politica»
2.5. Produttori e trasformatori
2.6. Il nemico alleato
2.7. Il partito impossibile


Contributi:

Collana: Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino

Argomenti: Storia economica

Livello: Studi, ricerche

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