La prima trattazione organica della disciplina del rapporto di lavoro negli enti di cui alla l. 800/67.

La materia è di non agevole inquadramento per le lacune e le contraddizioni della normativa vigente, non eliminate dalle recenti leggi 312/84 e 450/87.

L'opera si occupa, nei primi due capitoli, dei problemi generali connessi all'individuazione della natura degli enti e del giudice competente a conoscere delle controversie di lavoro, nonché alla ricerca delle fonti normative regolanti il rapporto dipendente, primarie e secondarie.

Il terzo capitolo è dedicato agli organi istituzionali ed agli altri funzionari dirigenti, con esame delle prospettive loro attribuite dalla l. 800/67 e con proposte interpretative e integrative atte ad assicurarne la piena funzionalità.

Nel quarto e quinto capitolo viene affrontata la problematica del rapporto di lavoro nei suoi aspetti particolari («protesta», prove, collocamento, tutela secondo la legge sul diritto d'autore) e nelle sue varie forme, con particolare attenzione a quelle che le sempre crescenti necessità nel campo hanno creato: i rapporti «parasubordinati» (scritture artistiche professionali per prestazioni continuative) e quelli «stagionali», «a tempo determinato», «a tempo parziale».

Giuseppe Albenzio, laureato in giurisprudenza a Bari nel 1973, è entrato nel 1974-75 nell'Avvocatura dello Stato, quale procuratore; dal 1978 è avvocato dello Stato in Firenze ed in tale qualità presta la sua consulenza legale al Teatro Comunale di quella città. Collabora al alcune riviste giuridiche e fa parte della redazione del Foro Italiano e di Toscana lavoro giurisprudenza.