L'Italia e il Mediterraneo

Quasi impercettibilmente, nel corso degli anni Ottanta, il profilo internazionale dell'Italia è andato gradualmente cambiando.

Eventi carichi di tensione, focolai di crisi e minacce provenienti soprattutto da Sud oltre (invece che da Est), hanno indotto - e talvolta quasi trascinato - il nostro paese ad assumere posizioni fino a qualche tempo addietro del tutto inimmaginabili.

Governi di coalizione, guidati da laici o da democristiani, hanno, per la prima volta dal 1943, inviato istruttori e reparti in armi dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica di là dal mare, in regioni e aree geopolitiche sempre più distanti dalla nostra penisola, da Malta al Sinai, al Libano al Mar Rosso, fino all'Oceano Indiano e al Golfo Persico.

Il cuore geografico della nuova presenza italiana nel mondo è il Mar Mediterraneo, con il suo retroterra, dal Golfo Persico al Corno d'Africa al Sahel. Questo è il campo d'azione obbligato, più invitante perché meno strutturato, ma anche più pericoloso.

Come si dovrebbe muovere, in un teatro complesso come l'"insieme" mediterraneo, una Media Potenza in fase di recupero dell'identità nazionale, che aspiri a mantenere la pace nell'area? A questa domanda cerca di rispondere il volume che raccoglie una serie di testi scritti degli ultimi quattro anni, dedicati all'analisi del modello mediterraneo della politica estera e strategica dell'Italia in questa delicata fase di transizione del sistema internazionale.

Carlo Maria Santoro è professore di Relazioni internazionali nelle Università di Bologna e di Milano. Nel 1987 è stato visiting professor presso la Brown University (Usa). Già diplomatico di carriera, è fellow del Center for International Affairs dell'Università di Harvard, membro dell'International Institute for Strategic Studies di Londra, nonché del comitato di direzione dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano. Tra i suoi volumi più recenti: //sistema di guerra (Milano, 1988), La perla e l'ostrica (Milano, 1987), Obiettivo difesa (con L. Caligaris, Bologna, 1986), Lo stile dell'aquila (Milano, 1984) e l'antologia Teoria e analisi nelle relazioni internazionali, (con L. Bonanate, Bologna, 1986).