Nel volume l'accento viene posto su di una specifica realtà, della società contadina, nel suo complesso dimenticata e per molti aspetti sconosciuta. E cioè il ruolo della donna; e più in particolare della "reggitrice".

Un soggetto emblematico della famiglia contadina. Nell'ambito della società mezzadrile la "reggitrice" ha svolto una funzione determinante nei momenti di crisi e di espansione di un modello di rapporto di produzione che per secoli ha dominato spazi significativi del nostro territorio.

Le funzioni da lei svolte, le dimensioni e gli spazi d'azione, i percorsi di socializzazione al ruolo, costituiscono altrettanti momenti di analisi e di rilettura.

Un percorso dalle molteplici formulazioni e modalità operative, che rendevano questo compito profondamente ambito, ma nel contempo anche intrinsecamente temuto.

Essere "reggitrice" costituiva il punto più maturo di un percorso di vita femminile tutto improntato alla flessibilità, all'equità, alla sopportazione.

La ricerca presentata nel libro è il risultato di una puntigliosa analisi condotta su storie di vita di ex-reggitrici, peraltro toccate da un evento storico: la fine della società mezzadrile, che ha proposto alla donna contadina la soluzione di antichi e di emergenti problemi.