L'officina delle aporie

Marco Moneta

L'officina delle aporie

Leopardi e la riflessione sul male negli anni dello "Zibaldone"

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 272

ISBN: 9788846474896

Edizione: 1a edizione 2006

Codice editore: 230.85

Disponibilità: Discreta

Il lavoro prende in considerazione lo svolgimento della riflessione leopardiana sul male nel periodo decisivo della formulazione del suo 'sistema delle cose e degli uomini', cioè il decennio compreso tra la "conversione filosofica" del 1819 e la definitiva partenza da Recanati. Per non incorrere in una poco appropriata separazione tra poesia e filosofia, accanto all'imprescindibile documentazione di quell'unicum della nostra letteratura costituito dallo Zibaldone, l'esame tiene anche conto della produzione poetica in versi e in prosa, dei Canti e delle Operette morali in particolare.
Emerge dall'indagine che, in quel decennio, la prospettiva leopardiana sul male va incontro a un radicale mutamento, che si esprime nel rovesciamento assiologico di alcuni concetti chiave, quali quelli di 'natura', di 'colpa' e di 'vero'. Il lavoro ricostruisce in particolare il complesso e serrato confronto che il poeta, fra il 1820 e il 1823, svolge con il cristianesimo, "facendo i conti" con la propria formazione. Egli consuma così un distacco metafisico, teologico e morale dal cristianesimo, che negli anni seguenti, diviene più marcato, con il riconoscimento che la sofferenza è componente necessaria ed eterna dell'"ordine delle cose e dell'esistenza universale". Così, in una temperie storico-culturale largamente influenzata dall'ottimismo, Leopardi audacemente riformula le antiche e insormontabili domande di Giobbe e di Epicuro, rifiutandone nel contempo possibili approdi nichilistici.

Marco Moneta si è laureato in filosofia nell'Università degli Studi di Milano e, sempre in filosofia, ha conseguito, nell'Università degli Studi di Firenze, il dottorato di ricerca. Per diversi anni ha lavorato nel mondo dell'industria e della consulenza aziendale, affiancando la normale attività lavorativa con studi e ricerche sulla storia delle relazioni industriali e sull'ideologia dell'imprenditoria italiana delle origini. In seguito, ha fatto ritorno agli studi filosofici, rivolgendo i propri interessi alla filosofia morale moderna e contemporanea. Attualmente è titolare di un contratto di ricerca nella Facoltà di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo dell'Università IULM di Milano, dove insegna Storia delle idee e delle religioni.


Introduzione
Edizioni di riferimento per le opere di Leopardi
Parte I. "Il mio sistema delle cose e degli uomini"
Il proposito conciliatorio
(Premessa; "La scambievole inimicizia tra ragione e natura"; Religione e natura; Prime riflessioni sul cristianesimo)
Le riflessioni metafisico-teologiche
(La metafisica del relativo; Alle prese con Dio)
Il relativismo gnoseologico
Il distacco dal cristianesimo
(La destituzione della vita; Spirito e materia)
La natura giustificata
(Nello Zibaldone; Nei Canti; Prime incrinature)
Parte II. "Non cerco altro più fuorché il vero"
Dal ritorno da Roma alle Operette morali
(Il trasferimento della colpa; La distinzione tra esistenza e vita; Sviluppi della teoria del piacere)
L'anno delle Operette morali
(Introduzione; Le Operette morali; La contraddittorietà del reale)
Dalle Operette morali allo Stratone
(Lo Zibaldone del 1825; Il Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco)
La "conchiusione di tutta la metafisica"
(L'epistola Al Conte Carlo Pepoli e la riabilitazione del "vero"; "Tutto è male"; "Gli stupendi ordini dell'universo")
"Il male nell'ordine"
(Il primo soggiorno fiorentino; Il Dialogo di Plotino e di Porfirio; Il "risorgimento" pisano; L'absent fiorentino; Il "Tartaro" recanatese e l'esaurirsi dello Zibaldone)
Indice dei nomi.

Contributi:

Collana: Filosofia

Argomenti: Storia della filosofia contemporanea - Filosofia morale

Livello: Studi, ricerche

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