Questo lavoro è la traduzione su basi genealogiche del tracciato evolutivo della cultura occidentale, letto nell'articolazione combinatoria di storia delle idee e degli eventi che dà origine ai vari modelli di società.

Franco Riccio disegna il percorso di questa evoluzione, facendo leva su di una costante, individuata come tendenza organizzativa a partire dalla quale si configurano i vari modelli del sapere ed ai quali è da riportare ciò che viene a precisarsi come società, la cui origine concettuale è rintracciata nella Roma repubblicana.

In ciò sorretto da due indici di riferimento: il livello oggettivo raggiunto dalle scienze biologiche e fisiche; i tagli differenziati prodotti da Nietzsche, Heidegger, Adorno e Foucault.

In relazione al primo indice, l'autore tiene presente il cambiamento di prospettiva attraverso il quale la maggior parte dei campi delle scienze ha prodotto radicali mutamenti nei concetti di spazio, dì tempo, di dinamica, consentendogli di leggere il movimento della storia come tracciato discontinuo, attraverso il quale i vari tempi si precisano come condizioni genealogiche di differenze.

In relazione al secondo indice, l'autore rintraccia gli strumenti concettuali e metodologici per una lettura non sottoposta a nessuna delle usate opposizioni concettuali.

Franco Riccio è docente di Storia della Filosofia presso la Facoltà di Magistero di Palermo. Tra i suoi titoli: La classicità greca e la condanna dell'uomo, Palermo, 1972; Le due logiche in J.J. Rousseau, Palermo, 1976; La filosofia oggi come bisogno di nuova razionalità, Milano, 1980; La ragione condizionale, Milano, 1983; Genealogia dell'esperienza sociale, Milano, 1987. Con A. Caruso e S. Vaccaro ha curato Il Capitalismo regolato statualmente, Milano, 1984.