La biblioteca magica

Andrea Segrè

La biblioteca magica

Dialogo sulla fine del secolo all'alba del nuovo millennio

Edizione a stampa

18,50

Pagine: 80

ISBN: 9788846436283

Edizione: 1a edizione 2002

Codice editore: 1820.31

Disponibilità: Discreta

In un luogo imprecisato della pianura russa c'è una biblioteca magica dove talvolta i libri, cadendo dagli scaffali sui quali sono stati riposti da un enigmatico bibliotecario, si trasformano nei loro autori. Così, all'alba del nuovo secolo, si materializzano due scrittori del Novecento. Sono Joseph Roth e Aleksandr Cajanov che dialogano sulla fine dell'impero sovietico e del socialismo reale, discutono della globalizzazione e della questione balcanica, affrontano i problemi delle moderne biotecnologie e dell'antica povertà di molti popoli, si interrogano sulla necessità di riformare il sistema degli aiuti internazionali e di come preservare l'ambiente per le generazioni future.

Mentre il lettore, immerso in un'atmosfera al di fuori dello spazio e del tempo, si ritrova a fare i conti non solo con la fine di un'epoca ma anche con le tante contraddizioni con le quali si è aperto il nuovo millennio.

Andrea Segrè insegna Sistemi economici e agricoltura all'Università di Bologna. Ha scritto: La rivoluzione Bianca (il Mulino); Agricoltura e società in economie dinamiche (FrancoAngeli); Il laboratorio albanese (Besa); I signori della transizione (Stampa alternativa); Albania, Balcani e dintorni (Ariana).


Primo , che indica i tempi e descrive i luoghi dove avvengono i fatti narrati
Secondo , dove si racconta la storia di Regev Dagan, bibliotecario-bibliofilo emigrato in Israele e poi rientrato in Urss
Terzo , in cui si descrive, con qualche dettaglio, la biblioteca dove avviene il fatto straordinario e memorabile nonché il fatto stesso
Quarto , utilizzato per tracciare le figure e gli scritti di Joseph Roth e Aleksandr Cajanov, appena "caduti" dagli scaffali della biblioteca
Quinto , che riporta l'inizio del dialogo fra i due scrittori sul secolo appena passato, sul presente e qualche cenno al futuro
Sesto , che dà una spiegazione stravagante, ma plausibile, del perché l'Impero Sovietico sia esploso e di come si presenti il mondo dopo questo evento
Settimo , sui problemi posti dalla globalizzazione di cui tanto si (s)parla, sulle sue origini e anche su chi e perché la contrasta
Ottavo , in cui si confrontano gli alimenti che derivano da organismi geneticamente modificati e quelli cosiddetti biologici, ma ci si interroga anche sul ruolo della (co) (no) scienza e degli scienziati
Nono , dove si esprimono perplessità sulla Tobin Tax come strumento per risolvere i problemi dei poveri del mondo e si ricorda l'imposta unica sulla terra, la Single Tax, di Henry Gorge
Decimo , molto lungo perché postula la riforma del sistema degli aiuti internazionali, con i quali si aiuta soprattutto chi aiuta e poco o niente i beneficiari, mentre si dovrebbero favorire i doni fra piccole comunità
Undicesimo , che parla di bovini sussidiati e dei pericoli ambientali che provocano, della riscoperta del nucleare ma anche della necessaria contaminazione fra sapere scientifico e umanistico
Dodicesimo , in cui si discute della questione Balcanica rileggendo Ivo Andric, mentre Roth cita una sua poesia
Ultimo , su come Roth e Cajanov spariscono e tutto torna come prima (o quasi)
Fonti. Letture, congetture e altro ancora.

Contributi:

Collana: Università: economia

Argomenti: Scenari, terzo millennio, futuribili, problemi generali

Livello: Studi, ricerche

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