L’attuale dibattito sociologico sulla città sembra per certi versi aver dimenticato la questione del legame sociale, demandandola spesso ad altre discipline. Il presente volume intende riproporre questa tematica riprendendo la lezione dei classici della disciplina e valorizzando un approccio micro allo studio della città che consenta di metterne in risalto una faccia altra rispetto a quella – oggi più studiata – della città globale: la cosiddetta città degli individui. In essa sono le biografie degli abitanti, con le loro cerchie di relazioni sociali che si intrecciano con lo spazio urbano, a essere rilevanti e ad orientare la ricerca e lo studio dei fenomeni urbani.

Attraverso un itinerario che passa per i centri storici e per le nuove fasce periurbane della città si è voluto sottolineare come, proprio in conseguenza degli sviluppi che contraddistinguono la città globale, l’adattamento dell’individuo alla vita urbano-metropolitana richieda la ri-costruzione del legame sociale. Si tratta di una sorta di nicchia di socialità in cui l’agire orientato affettivamente diventa la variabile chiave e “mappa” lo spazio urbano, anche quello che appare più neutrale ed indifferenziato.

Città globale e città degli individui sono due dimensioni che si sovrappongono nei sistemi urbani complessi, mantenendo però ciascuna una propria specificità che necessita di “lenti” particolari per essere letta, analizzata e valorizzata. La comprensione di entrambe è però indispensabile a chi voglia riconoscere e interpretare il modo in cui sta cambiando la città contemporanea.

Marco Castrignano insegna Sociologia urbana e rurale presso la Facoltà di Scienze politiche “Roberto Ruffilli” dell’Università di Bologna, sede di Forlì. Per i nostri tipi è autore, con P. Guidicini, dei volumi L’utilizzo del dato qualitativo nella ricerca sociologica (1997) e Antropologia di un luogo turistico (2002).