La costruzione dello spazio urbano: l'esperienza di Barcellona

Chiara Mazzoleni

La costruzione dello spazio urbano: l'esperienza di Barcellona

Dinanzi alla frammentazione atopica che ha investito lo spazio urbano nell’ultimo secolo, le recenti esperienze di Barcellona e Berlino hanno reagito, attraverso il recupero degli elementi costitutivi e delle convenzioni che hanno delineato la fisionomia della città europea. Il volume, che tratta dell’esperienza di Barcellona, evidenzia come l’idea di città su cui si è fondato il nuovo progetto abbia rivalorizzato l’idea dell’Ensanche di Cerdà, assumendo lo spazio pubblico, la sua rigenerazione, come strategia di modificazione dello spazio metropolitano.

Edizione a stampa

29,00

Pagine: 192

ISBN: 9788856804898

Edizione: 1a edizione 2009

Codice editore: 1740.124.1

Disponibilità: Discreta

Le imponenti trasformazioni che hanno interessato la città europea nel corso degli ultimi due secoli hanno avuto conseguenze profonde sulla configurazione dello spazio urbano. Alla sua costruzione materiale, attraverso una serrata dialettica tra permanenza e mutazione, agendo in particolare sulle pratiche edificatorie e d'uso di questo spazio, ha contribuito in modo rilevante il progetto urbanistico e di architettura. Nei casi più emblematici di Barcellona e Berlino, rivisitati in questo studio restituito in due volumi, appare evidente come entrambi i progetti si siano fondati su idee di città, attraverso le quali si è cercato di rappresentare visioni della società e della modernità.
Soprattutto nei decenni centrali del Novecento, questi progetti hanno espresso la volontà di edificare uno spazio di tipo nuovo, contrapposto a quello della città tradizionale, anche quando fondati su ideologie antagoniste. L'applicazione prima a singole parti, quindi all'intera città, di nuovi dispositivi in sostituzione delle convenzioni che hanno a lungo regolato le relazioni tra spazio aperto e spazio costruito determinandone la forma e la qualità, ha comportato il rovesciamento del rapporto storicamente istituito tra città e architettura.
L'esito è stato un forte orientamento dell'attenzione sul singolo oggetto architettonico e al tempo stesso il diffondersi di un processo di frammentazione atopica dello spazio urbano. A questo depauperamento di senso della città le recenti esperienze di Barcellona e di Berlino hanno reagito, sapendo valorizzare il contributo euristico della scuola italiana di analisi urbana, attraverso il recupero degli elementi costitutivi dello spazio urbano e delle convenzioni che hanno delineato la fisionomia della città europea e che fanno parte del sapere tacito degli abitanti.
In questo volume, che tratta dell'esperienza di Barcellona, viene posto in evidenza come l'idea di città su cui si è fondato il nuovo progetto urbano abbia rivalorizzato l'idea espressa nell'Ensanche di Cerdà e abbia assunto lo spazio pubblico, la sua rigenerazione, come strategia di modificazione dello spazio metropolitano.

Chiara Mazzoleni insegna urbanistica presso la facoltà di pianificazione del territorio dell'Università Iuav di Venezia. Nella stessa collana ha pubblicato Teoria del piano. Giovanni Astengo e il piano di Bergamo. Un caso paradigmatico.



Presentazione
Barcellona. Il primato dello spazio pubblico nella strutturazione della città e nella sua ricomposizione formale
Introduzione. Il nuovo Rinascimento della città
Dal progetto dell'Ensanche alla proposta di riforma radicale della sua struttura
(La contrapposizione tra due idee di città nel progetto dell'Ensanche; La griglia da matrice morfologia a dispositivo di organizzazione funzionale dello spazio urbano; Dalla regolamentazione del suolo alla costruzione della città; Gli sviluppi della concezione geometrica dello spazio urbano: il piano del Gatcpac)
Crescita urbana, suburbanizzazione ed evoluzione della pianificazione dell'area metropolitana
(Il consolidamento dell'Ensanche; I caratteri del processo di suburbanizzazione: dai quartieri di edilizia pubblica a basso costo al barraquisme; Le ripercussioni sullo spazio fisico di uno sviluppo economico sostenuto dall'espansione del mercato immobiliare; Verso il superamento dei polígonos dell'edilizia di massa: la prima critica alla "periferizzazione" dello spazio urbano; Dal confronto tra differenti concezioni dello spazio metropolitano alla critica al funzionalismo; L'affermarsi di una dimensione pubblica dello spazio urbano e dell'attenzione allo spazio fisico: il Plan General Metropolitano)
Il ruolo delle istituzioni nella costruzione di un'urbanistica "civica" e "redistributiva" e le sfide del mercato
(La nuova Carta Municipal e la svolta nella politica urbanistica; Il programma dei Giochi olimpici: ruolo delle aree di nuova centralità e sviluppo di una competenza pubblica progettuale, tecnica e gestionale; Città globalizzata versus città dei cittadini; La forza simbolica di Barcellona e la costruzione della governance; L'intervento sullo spazio pubblico in relazione alle qualità spaziali e simboliche della città)
La forma della città come costruzione spaziale concreta e il recupero della tradizione urbana
(Come rendere comprensibile lo spazio aperto; Dalla costruzione dello spazio pubblico allo sviluppo di una strategia di intervento unitaria sullo spazio urbano; Il confronto con il grande progetto dello spazio urbano dell'Ensanche di Cerdà; La riconfigurazione dello spazio urbano attraverso il recupero degli elementi costitutivi dell'Ensanche; La città come "significazione collettiva")
Riferimenti bibliografici.

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