"Globalizzazione" è un termine oggi molto utilizzato, talora come bersaglio polemico, talora con sentimenti di disagio o persino di rassegnazione. Nell'uso corrente si presta ad una pluralità, quando non ad una certa indeterminatezza, di significati. Per padroneggiare tale oggetto sfuggente il lettore è qui accompagnato in una ricostruzione razionale dei molteplici discorsi disciplinari che il neologismo evoca.

Questo saggio non vuole essere un prontuario di risposte sulle varie tematiche, e mira piuttosto - sia alla luce della storia delle idee sia in riferimento ai movimenti di opinione attuali - a mettere insieme gli elementi per porsi domande in modo corretto. Mentre vi sono privilegiate le argomentazioni dell'ortodossia economica, non è però disconosciuta l'importanza degli aspetti culturali e politici. Infatti la teoria del commercio internazionale, indispensabile per spiegare le condizioni in cui avviene la produzione in ogni regione del mondo, nella sua versione canonica non si occupa di istituzioni, né di movimenti di capitali e di persone, né della sicurezza delle merci scambiate. Se l'integrazione dei mercati del lavoro lascia in qualche misura campo al dominio delle analisi sociologiche, gli studi di alcuni grandi economisti hanno chiarito i limiti di compatibilità delle politiche globali, e dunque il raggio d'azione delle istituzioni. I progressi tecnologici hanno d'altronde aperto nuovi conflitti di sovranità nazionale sulle questioni ambientali.

Una simile sintesi tra più apporti intellettuali è quanto mai opportuna per una discussione che si distacchi da una carica ideologica ed emozionale, e al contempo adeguata a individuare vantaggi e costi, contraddizioni e paradossi di fenomeni tanto controversi.

Gian Andrea Majone ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia delle dottrine economiche presso l'Università di Firenze. I suoi passati interessi hanno spaziato dalla regolazione dei mercati alle concezioni dello sviluppo negli economisti italiani tra il decennio conclusivo dell'Ottocento e il 1918.