Quale futuro per la pubblica amministrazione

A cura di: Emanuele Sgroi, Giuseppe Del Medico

Quale futuro per la pubblica amministrazione

Edizione a stampa

23,00

Pagine: 192

ISBN: 9788846488534

Edizione: 1a edizione 2007

Codice editore: 575.14

Disponibilità: Discreta

L'economia post-fordista e le nuove tecnologie informatiche promuovono i processi di globalizzazione. Sembra, invece, che la politica e l'amministrazione siano ancora interessati a coltivare gli interessi nazionali.
Se la politica produce "annunci" di globalità, nel suo intervenire nel concreto della pace e della guerra, dello sviluppo e della povertà, dei diritti umani e della giustizia internazionale, adotta norme deboli di moral suasion o, di contro, lascia le mani libere alle potenze mondiali, sia quelle uscite vittoriose dalla "terza guerra mondiale" sia quelle emergenti e finanche alle potenze regionali; o, più frequentemente, non decide né sui fini né sui mezzi.
Il rischio è che non riesca neanche a ottenere la funzionalità del suo "braccio secolare": la Pubblica amministrazione. Questa, in molti casi, sopravvive, in alcuni casi si espande addirittura, ma sembra "messa nell'angolo" e incapace di rileggere la sua missione. Aggredita nella sua centralità dal pendolo pubblico/privato, conserva potere, ma perde efficienza ed efficacia.
È in Italia, in particolare, che la Pubblica amministrazione, non godendo di una eredità storica tale da assicurare piena legittimazione nei confronti del decisore politico e piena fiducia da parte del cittadino, è più esposta all'invasione della politica, all'ipertrofia legislativa, al riassorbimento di ogni iniziativa di riforma, alla proliferazione malgrado i disegni di stato "leggero" e le pseudo privatizzazioni.
Quale sarà il futuro della Pubblica amministrazione? Storici, economisti, filosofi, giuristi, sociologi, esperti di organizzazione, testimoni delle professioni amministrative e della formazione si interrogano, senza retoriche apocalittiche né ottimismo panglossiano.
Comunicazione, formazione, cittadinanza attiva, nuovi vincoli, risorse tecnologiche e processi di integrazione a livello europeo e mondiale sembrano essere i fattori strategici capaci di far uscire la Pubblica amministrazione dalla stagnazione burocratica e autoreferenziale.
Forse è più una sfida che una certezza, ma è una sfida che non coinvolge soltanto i decisori politici e le pratiche di ingegneria istituzionale, bensì tutti gli attori dell'economia e del sociale, della scienza e della partecipazione civile e, primi fra tutti, gli stessi operatori della Pubblica amministrazione.



Alberto Gasparini, Editoriale
Emanuele Sgroi, L'Amministrazione pubblica: le condizioni per un futuro
Guido Corso, Trasformazioni delle Pubbliche amministrazioni e diritto europeo
Guido Signorino, Globalizzazione e Pubblica amministrazione
Giovanni Vetritto, Vecchi e nuovi attori della Pubblica amministrazione: amministrazione statale, enti pubblici, regioni, enti locali, imprese pubbliche
Alberto Caporale, Il dirigente pubblico: professionalità, organizzazione, ordinamento normativo
Piero Trupia, Derive. Nell'era dell'aziendalizzazione sono aziendalizzabili anche i servizi pubblici?
Marco Lopriore, Integrazione europea e sistemi amministrativi nazionali
Giuseppe Del Medico, Il ruolo della formazione della dirigenza nel futuro della Pubblica amministrazione: ricerche e testimonianze
Antonio Paoluzzi, La formazione dei dirigenti pubblici (testimonianza)
Carla Chiara Santarsiero, La formazione dei dirigenti pubblici (testimonianza)
English summaries
Gli autori.

Contributi: Alberto Caporale, Guido Corso, Alberto Gasparini, Marco Lopriore, Antonio Paoluzzi, Carla Chiara Santarsiero, Guido Signorino, Piero Trupia, Giovanni Vetritto

Collana: Futuribili

Argomenti: Economia e gestione delle aziende ed enti pubblici - Scenari, terzo millennio, futuribili, problemi generali

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