L'immagine e la realtà delle città nel mondo occidentale è drammaticamente cambiata negli ultimi decenni. Anche Milano e la sua area metropolitana sono divenute qualcosa di fortemente diverso rispetto a un passato anche recente. Uno degli elementi più visibili e significativi di questa trasformazione è costituita dal mutamento della struttura distributiva. In modo evidente sono cambiate la struttura e la forma dei punti-vendita, a iniziare dal cuore delle città, dove i negozi sono arredati e allestiti con particolare cura e sovente con un'autentica elaborazione artistica.

Soggetti nuovi sono entrati sulla scena della distribuzione commerciale; soggetti presenti da lungo tempo hanno espresso una graduale evoluzione, rimanendo fedeli a modi tradizionali ma cercando di adeguarsi ai nuovi orientamenti.

Grandi, medie e piccole imprese si confrontano, e le loro associazioni e l'amministrazione pubblica devono individuare obiettivi e ruoli per realizzare il più alto vantaggio ai consumatori, alle imprese, ai cittadini, alla società nel suo complesso.

Da una parte si presenta l'esigenza di leggere la realtà e le valenze di ciò che appare come il punto più alto dell'innovazione in campo distributivo, cioè i complessi distributivi costituiti dai centri commerciali; dall'altra di verificare se e in che modo questi possano svolgere, accanto alla funzione di gigantesche "macchine per vendere", anche la rilevante funzione sociale che era propria della piazza italiana, nel cuore delle città e anche dei borghi rurali, traendo da ciò le debite conseguenze in termini progettuali.

Accanto a questo si tratta di analizzare la realtà e le tendenze proprie dei "centri commerciali naturali", e di individuare le azioni e le politiche idonee a rendere (o a far ritornare) anch'essi strutture veramente e complessivamente significative per la realtà urbana. E insieme si vede l'importanza di conoscere e valorizzare la rete di tutto ciò che meno sembra sembra fare tendenza, meno sembra attuale all'interno del sistema distributivo: la rete dei negozi minori, meno considerata, meno appariscente, ma essenziale per la vita dei cittadini.

Tutto questo, nella prospettiva di costruire linee di buongoverno della realtà urbana e dei suoi attori, adeguate alle esigenze del nostro tempo, è stato analizzato e discusso nel convegno tenuto nell'Università Cattolica del Sacro Cuore in Milano, il 26 febbraio 2004.