Tutti i nomi di Barcellona

Flavia Schiavo

Tutti i nomi di Barcellona

Il linguaggio urbanistico: parole, immagini, dal plan Cerdà all'area metropolitana

Edizione a stampa

37,00

Pagine: 304

ISBN: 9788846463814

Edizione: 1a edizione 2005

Codice editore: 1740.113

Disponibilità: Discreta

Nei piani urbanistici i Nomi attribuiti alla città e al territorio contengono e veicolano un universo di significati. In questa chiave le parole dei piani sono strumenti di "rifondazione" territoriale e ipertesti/palinsesti tramite cui ricostruire le variazioni delle immagini urbane nel tempo, dell'intenzionalità progettuale, della stessa disciplina urbanistica che si configura come una scienza, ibrida, mutevole e di sintesi, costituita da migrazioni transdisciplinari e da permeazioni tra diversi saperi, tecniche, metodi, paradigmi, tendenze, opportunità.

Questo libro vuole scandagliare tale ricco canovaccio, una trama che ha carattere mutevole, evolutivo e coerente con lo stato contingente del "contesto", proprio muovendo dalle variazioni del "linguaggio urbanistico", nella convinzione che esista un nesso forte e un interscambio biunivoco tra corpus linguistico e stato del luogo.

Il libro punta anche a una de-criptazione del linguaggio "esperto" dell'urbanistica al fine di rendere più espliciti e comunicabili obiettivi, fini, struttura delle "scritture urbanistiche". Ciò viene empiricamente svolto analizzando le molte parole dei piani, tra queste: "confine, città, territorio, espansione, città compatta, dispersione, struttura, città-regione, città-territorio, comarca, area metropolitana, forma urbis, densità, coefficiente di edificabilità, standard, congestione, riequilibrio, zonizzazione, rete di connessione; centro, suburbio, periferia, centro direzionale". Le parole sono l'ordito che esprime i diversi momenti, strumenti, acquisizioni, velleità e illusioni della teoria e della tecnica della pianificazione, di uno stimolante ambito e delle sue relazioni con la cultura europea: Barcellona, ripensata a partire dal Plan Cerdá, strumento la cui rilevanza disciplinare trascende i confini spagnoli.

Flavia Schiavo , architetto, dottore di ricerca in Pianificazione urbana e territoriale, specializzata in Architettura dei giardini, progettazione e assetto del paesaggio, è ricercatore a contratto (Dipartimento Città e Territorio) e professore a contratto (Facoltà di Architettura di Palermo, CdL in PTUA). Ha svolto ricerche sul paesaggio, sulle trasformazioni del linguaggio urbanistico, sulla partecipazione, sulle relazioni tra immagine della città e descrizione letteraria, riflettendo sulla contaminazione tra differenti "sguardi" disciplinari. Ha pubblicato saggi e articoli su volumi e riviste e il libro P arigi, Barcellona, Firenze: forma e racconto , Sellerio, 2004.


Bernardo Rossi Doria, L'urbanistica e il linguaggio, tra confluenze e dispersioni
Edoardo Salzano, Le parole dell'urbanistica
Parte I. Nei dintorni del linguaggio urbanistico
Le ragioni della ricerca e del ricercatore
(A partire dal titolo: "Tutti i Nomi di Barcellona. Il linguaggio urbanistico: parole, immagini, dal Plan Cerdà all'Area metropolitana"; Perché questa ricerca; Linguaggi; Disegnando un tortuoso percorso: le discipline coinvolte e gli stimoli extradisciplinari)
La struttura del metodo
(Il provvisorio nel linguaggio del piano e il processo di rifondazione urbana; Architettura della ricerca, nodi problematici sullo sfondo, interrogativi; L'urbanistica come "scienza di sintesi". Definizione degli statuti, cosa sta "dentro" e cosa sta "fuori" dalla disciplina? L'integrazione dei saperi e la creazione di unità provvisorie; Dalla segmentazione del positivismo alla ricerca della complessità. La critica alle categorie della semplicità concettuale; Il linguaggio urbanistico; Il piano come "testo" e il linguaggio del piano come strumento di traduzione della realtà; La ricerca sulle fonti, i criteri di sistematizzazione; Le due forme del pensare e del rappresentare: la supremazia del linguaggio verbale sull'immagine. Per spiegare, ex post, perché la ricerca affronta soprattutto il tema del linguaggio verbale; Opzioni di lavoro. Le possibili strategie della ricerca: la redazione di un lessico o l'approfondimento dei rapporti tra parole e contenuti; Gli Assi verbali e la Griglia interpretativa: la costruzione della disciplina tra opposti e contraddizioni; L'Asse linguistico: le parole e la rifondazione della città e del territorio; Il Glossario tematico: sintesi e confronto tra i concetti chiave)
Cominciando dai luoghi
(Guida alla lettura; Partire dai luoghi; Barcellona)
Parte II. Tutti i Nomi di Barcellona
1859 / Ildefons Cerdà: nuovi piani e nuovi confini per la città rifondata
(La costruzione della disciplina contemporanea parte da Cerdà; L'urbanistica e il linguaggio della modernità: temi portanti e parole chiave; Linguaggio del piano, contesto locale e articolazione dello spazio urbano; Idea/Pensiamento/Plano/Proyecto; Spazio urbano e spazio sociale; Teoria e linguaggio: nuovi nomi per nuovi oggetti; Interdisciplinarità e Sistema; Ampiezza e Funzione: la città per parti; Dall'Urbe alla Comarca)
1953 / Il Plan de Ordenación de Barcelona y su zona de influencia
(Il trionfo del vuoto: la trasformazione del luogo in spazio funzionale; Spazio versus luogo: genesi del Plan de Ordenación de Barcelona y su zona de inflencia; Il linguaggio negato dell'urbanistica metropolitana; I documenti del piano del 1953: la Memoria, le Norme e gli elaborati grafici. Forma e struttura; "Di" e "per" chi è la Città?; La soppressione della "lingua naturale": la tassonomia dello zoning; Il pensiero cieco: il modello dello sviluppo industriale "informa" e definisce la città)
1962-'68. 1974-76 / Il Plan Director del Área Metropolitana e il Plan General de ordenación Urbana y Territorial de la Comarca de Barcelona
(Dal 1953 al 1976 : dall'insediamento " polarizzato " al " sistema " territoriale. La transizione dal paradigma funzionalista dello zoming a quello della "città-territorio"; Quale Nome e quale Piano per la città?; Antecedenti e innovazioni; La lunga costruzione del piano e il superamento della dicotomia tra avanzamento disciplinare e politiche; dal Plan Director del 1966 al Plan de Ordenación del 1974; Nuova dimensione e "nuovo concetto urbano": dalla "ciudad central", alla città-territorio, alla concretezza dell'Area Metropolitana; Continuità e discontinuità: contesti, habitat, teorie, soggetti; Ipotesi di struttura e trama urbana: lo spazio del piano tra qualità e quantità; Il tempo e lo spazio. Diversità e omogeneità)
Conclusioni. Alla ricerca di una lingua "imperfetta"
Bilanci
(Le diverse modalità di trasformazione del linguaggio dell'urbanistica; Le pratiche linguistiche spontanee sono sempre più forti delle disposizioni fissate a priori. Obiettivo di questa ricerca non è la redazione di un vocabolario o di un lessico disciplinare; Alla ricerca di una "lingua imperfetta" tra omologazione e pluralità: quali i cambiamenti possibili per il "vocabolario urbanistico"?)
Proiezioni
(La potenza del piano come strumento di rifondazione territoriale; Aperture e sviluppi: la redazione di un lessico "verticale" e l'approfondimento tra parole e contenuti)
Appendice
(Schede di riferimento dei piani e dati sintetici; Glossario tematico; Asse linguistico)

Contributi: Bernardo Rossi-Doria, Edoardo Salzano

Collana: Studi urbani e regionali

Argomenti: Urbanistica e pianificazione territoriale

Livello: Studi, ricerche - Saggi, scenari, interventi

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